12 Gen [19:09]
Bottas studia per diventare
come Hamilton per poi batterlo
Massimo Costa - XPB Images
Ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre, vice campione del mondo. Eppure, Valtteri Bottas continua a non godere della fiducia di nessuno, Mercedes e Toto Wolff a parte. In questi giorni, si è fatto un gran parlare di Max Verstappen e Charles Leclerc, confermati da Red Bull e Ferrari, vedendo in loro i piloti che regaleranno emozioni nella stagione 2020. Si è discusso sul futuro di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, immaginando l'ennesima sfida tra questi due piloti che contano il maggior numero di vittorie iridate.
Abbiamo citato Daniel Ricciardo come il possibile uomo mercato 2021 per Ferrari e Mercedes. Ma Bottas non pare godere di nessun interesse. Il quieto finlandese è reduce dalla sua più bella stagione, che lo ha visto vincere quattro Gran Premi (Melbourne, Baku, Suzuka, Austin) e realizzare ben cinque pole (Shanghai, Baku, Barcellona, Silverstone, Austin) tante quante il suo compagno di squadra Hamilton. Ma non scalda i cuori, non emoziona.
Bottas è stato un eccellente partner di Hamilton, lo ha aiutato in più di una occasione in queste ultime tre stagioni ed ha regalato, suo malgrado, l'idea di essere un buon gregario capace di qualche acuto, ma nulla di più. Una sorta di Rubens Barrichello ai tempi in cui era compagno di Michael Schumacher, o di David Coulthard quando era al fianco di Mika Hakkinen o, andando indietro nel tempo, un Gerhard Berger spalla di Ayrton Senna. Nel 2019, Bottas era partito a razzo a sembrava in grado di poter contrastare Hamilton, ma alla distanza ha perso il ritmo e si è fatto travolgere da Lewis.
Silenziosamente però, Valtteri prende appunti. Non capita a tutti di poter condividere per tre anni il box del più grande pilota di questa epoca. Molti lo dimenticano, ma confrontarsi con Hamilton è impresa ardua, basti pensare a Nico Rosberg, che ha sì vinto un mondiale, ma stremato si è poi ritirato dalle corse. Per non parlare di Fernando Alonso, battuto in diverse occasioni da un Hamilton al debutto in F1 nel lontano 2007, tanto da costringere il due volte campione del mondo spagnolo a cambiare team.
Bottas, per reggere il confronto con l'inglese, ha dovuto scoprire nuovi orizzonti, spostare il proprio limite in avanti, molto avanti. Trovando un nuovo Valtteri. Ma ancora non basta. Il finlandese non cerca mai scuse, è profondamente critico con se stesso, guarda sempre in faccia alla realtà e ai fatti: "Come posso battere Lewis?", ha detto recentemente. "Devo essere più consistente nell'arco del campionato. Lui lo è ad ogni weekend di gara, io lo sono stato diverse volte, ma non in ogni singola corsa. Devo trovare il giusto bilanciamento in ogni cosa e ho bisogno di dare il mio meglio sempre. Non ho dubbi sul fatto che necessito ancora di migliorare alcuni aspetti e per farlo sto lavorando duramente in questa fase invernale e sono sicuro che per il prossimo campionato vedrete un Bottas cresciuto ulteriormente".
Che sia il pacifico Bottas la reale minaccia per Hamilton per il campionato 2020?