dtm

Sachsenring – Gara 2
Stolz pone fine al digiuno Mercedes

Michele Montesano A distanza di un anno Luca Stolz è risuscito a salire sul gradino più alto del podio del DTM. L’ultima vol...

Leggi »
Rally

Rally Acropoli – Finale
Neuville comanda la tripletta Hyundai

Michele Montesano Corsi e ricorsi storici. Esattamente come due anni fa Hyundai ha monopolizzato l’intero podio del Rally de...

Leggi »
Regional by Alpine

Imola - Gara 2
Giusti tra le safety-car

Quando si corre con pista bagnata, puntate su Alessandro Giusti e non sbaglierete. Primo nella pioggia della prima corsa a Le...

Leggi »
dtm

Sachsenring – Qualifica 2
La prima pole di Vermeulen

Michele Montesano Ancora una volta a scattare dalla prima piazzola del Sachsenring sarà una Ferrari 296 GT3 dell’Emil Frey R...

Leggi »
Regional by Alpine

Imola - Qualifica 2
Camara non conosce rivali

Settima pole position stagionale per Rafael Camara, che sul circuito di Imola sembra essere in stato di grazia. Dopo aver con...

Leggi »
Rally

Rally Acropoli – 2° giorno finale
Neuville controlla, Evans capotta

Michele Montesano Questa volta non ci sono stati colpi di scena in vetta al Rally dell’Acropoli. La tappa del sabato è andat...

Leggi »
26 Lug [12:04]

Budapest, gara 2
La prima di Matsushita

Jacopo Rubino

Dopo sei anni, torna a suonare l'inno giapponese in GP2 Series: non accadeva dai tempi di Kamui Kobayashi. Merito di Nobuharu Matsushita, oggi impeccabile vincitore di gara 2 di Budapest. Sfruttata nel migliore dei modi la pole-position, ottenuta grazie all'inversione dello schieramento, il driver nipponico ha tenuto il comando per tutti i 28 giri in programma, senza nessuna sbavatura.

In parco chiuso sono arrivati anche i complimenti, meritati, da parte di Yasuhisa Arai, responsabile del programma F1 della Honda, grazie al cui supporto Matsushita è approdato quest'anno in Europa. Per la ART Grand Prix è doppietta, con il secondo posto ottenuto dal solito Stoffel Vandoorne. Il belga, autore di un ottimo start, si è presto incollato al compagno di squadra, dando l'idea di poterlo superare con relativa facilità. Al sesto passaggio, però, ha ceduto quasi 2", forse per conservare i pneumatici. In realtà Vandoorne non ha più colmato il gap, pur guadagnando diversi decimi in un paio di riprese. Nel finale, anzi, il pupillo di casa McLaren si è dovuto guardare dalla minaccia di Sergey Sirotkin, rimasto sempre al suo inseguimento.

Il russo del team Rapax nell'ultima tornata avrebbe forse potuto azzardare un attacco, ma il mancato azionamento del DRS sul rettifilo principale non gli ha permesso di guadagnare i metri decisivi per farsi sotto nel successivo allungo. Sirotkin, in ogni caso, può festeggiare un altro splendido podio, confermando il grande stato di forma esibito da Montecarlo.

Per Vandoorne la piazza d'onore è rimasta così al sicuro, permettendogli di allungare ulteriormente in campionato: Rio Haryanto infatti è giunto quinto, Alexander Rossi (19esimo) ha rimediato una nuova battuta a vuoto dopo una corsa vissuta soffrendo nelle retrovie. In crisi con le sue Pirelli, l'americano ha persino effettuato un pit-stop non previsto. Archiviata la tappa ungherese, il portacolori della Racing Engineering si vede perciò scavalcato in classifica generale da Haryanto. La distanza da Vandoorne, tuttavia, è siderale (85 lunghezze).

Subito infilato da Sirotkin, il nostro Raffaele Marciello ha terminato in quarta piazza, senza poter fare di più. L'alfiere della Trident ha tenuto ha bada lo stesso Haryanto, mentre poco più indietro hanno recuperato terreno nelle battute conclusive Norman Nato (Arden) e soprattutto un combattivo Robert Visoiu (Rapax), rispettivamente sesto e settimo. L'ultimo punto disponibile è andato a Pierre Gasly, ottavo davanti ad Alex Lynn. L'inglese, poleman e vincitore di gara 1, questa mattina non ha brillato.

In top-ten si era inserito pure un sorprendente Sergio Canamasas, nonostante fosse scattato dal fondo. Lo spagnolo, però, ha messo troppo alla frusta le sue Pirelli scivolando fino al 16esimo posto, non senza qualche ruotata come quella ai danni di Nathanael Berthon. Unico ritirato Daniel De Jong, costretto a parcheggiare a bordo pista. Per fortuna, non è stata necessaria la safety-car.

Photo Pellegrini

Domenica 26 luglio 2015, gara 2

1 - Nobuharu Matsushita - ART - 28 giri 43'43"229
2 - Stoffel Vandoorne - ART - 1"961
3 - Sergey Sirotkin - Rapax - 2"560
4 - Raffaele Marciello - Trident - 16"243
5 - Rio Haryanto - Campos - 17"821
6 - Norman Nato - Arden - 18"899
7 - Robert Visoiu - Rapax - 19"605
8 - Pierre Gasly - DAMS - 24"504
9 - Alex Lynn - DAMS - 29"572
10 - Arthur Pic - Campos - 30"380
11 - Nathanael Berthon - Lazarus - 39"819
12 - Jordan King - Racing Engineering - 43"666
13 - Richie Stanaway - Status - 46"223
14 - Nicholas Latifi - MP - 47"244
15 - Julian Leal - Carlin - 47"869
16 - Sergio Canamasas - Hilmer - 50"050
17 - Nick Yelloly - Hilmer - 51"211
18 - Artem Markelov - Russian Time - 1'00"570
19 - Alexander Rossi - Racing Engineering - 1'04"855
20 - Sean Gelael - Carlin - 1'07"304
21 - Andre Negrao - Arden - 1'10"407
22 - Mitch Evans - Russian Time - 1'18"968
23 - Marlon Stockinger - Status - 1 giro
24 - Rene Binder - Trident - 1 giro

Ritirati
16° giro - Daniel De Jong

Il campionato
1.Vandoorne 194; 2.Haryanto 109; 3.Rossi 105; 4.Sirotkin 103; 5.Lynn 85; 6.Gasly 61; 7.Marciello 58; 8.Matsushita 48; 9.Evans 35; 10.King 26
RS Racing