8 Apr [10:57]
Budget cap e sviluppi controllati,
i team F1 si confrontano su temi chiave
Jacopo Rubino - XPB Images
Il campionato di Formula 1 resta congelato per diverse settimane, con il rinvio del Gran Premio del Canada fresco purtroppo di conferma ufficiale. Nel frattempo, sono andate avanti in teleconferenza le discussioni fra i team per arginare i danni economici provocati dal Coronavirus: gli argomenti chiave restano il budget cap e la limitazione agli sviluppi tecnici.
Il tetto alle spese che entrerà in vigore dal 2021, fissato in origine a 175 milioni di dollari, è ormai destinato ad essere ridotto come desideravano FIA e Liberty Media. Ma di quanto? Le tre grandi, Mercedes, Ferrari e Red Bull, concedono di scendere a 150 milioni: per loro andare più giù potrebbe mettere in pericolo posti di lavoro. Il resto della griglia, invece, spinge fino a quota 125, forse anche in maniera opportunistica.
È emerso però un altro fattore da considerare, il modo in cui ogni scuderia allestisce la propria macchina. Le formazioni clienti acquistano componenti (come la power unit, il cambio o le sospensioni) di cui non devono sostenere i costi di sviluppo, a carico delle big: una differenza che verrebbe tenuta in considerazione applicando due livelli diversi di budget cap.
È stata invece declinata l'idea, caldeggiata ad esempio da Christian Horner, di posticipare ulteriormente la futura rivoluzione tecnica, dal 2022 al 2023. Paradossalmente, si nascondeva un altro rischio: vanificare parte degli studi già compiuti, e quindi denaro, se nel periodo intermedio venissero apportati correttivi al regolamento.
Le attuali vetture, che saranno impiegate anche nel 2021, potrebbero essere intanto evolute seguendo un sistema a gettoni che avrebbe trovato un certo consenso fra i team principal, secondo Autosport. Come avvenuto per i propulsori ibridi dal 2014 al 2017, ad ogni elemento verrebbe assegnato un valore di importanza predefinito. Le squadre dovrebbero poi scegliere con attenzione su quali aree di miglioramento concentrarsi, dosando il monte gettoni stabilito. La regola non è stata molto popolare, quando applicata sui motori V6, ma in questo delicato periodo potrebbe diventare un male necessario. Almeno per un po'.