22 Ago [21:25]
F1 2021, svelato il modello 1:2
per gli studi in galleria del vento
Jacopo Rubino
Non più disegni o ricostruzioni grafiche, ma qualcosa di reale: la Formula 1 ha mostrato ufficialmente il modello utilizzato in galleria del vento per studiare i regolamenti aerodinamici 2021. È in scala 1:2 e a luglio è stato provato nel tunnel della Sauber, noleggiata da molti clienti esterni, convidendo i dati raccolti fra tutte le scuderie. Il lavoro a Hinwil, ci tiene a sottolineare Liberty Media, è gestito dalla divisione dedicata (Sauber Aerodynamics) per garantire che l'attuale team Alfa Romeo Racing non ottenga un vantaggio.
Dalle immagini diffuse, si inizia a capire bene l'aspetto che avranno le auto di prossima generazione. Sono evidenti le linee più pulite e sinuose, frutto anche del ritorno all'effetto suolo per creare la maggior parte del carico. Le pance laterali e l'ala posteriore sono ormai quasi definitive, nelle specifiche fondamentali, mentre rimangono oggetto di costanti ritocchi i dettagli dell'ala anteriore. Per adesso è a tutta larghezza ed è ancorata al musetto senza piloni di sostegno, un po' come avveniva fino agli anni Novanta.
Il gruppo di lavoro di Liberty Media, coordinato dal dt Pat Symonds, guarda soprattutto alle turbolenze generate dietro la vettura. Anche per questo si è preferito un modello in scala al 50%, e non al 60% (il massimo oggi permesso alle squadre, potenzialmente più accurato), in quanto consente di analizzare una scia più lunga in galleria del vento.
L'obiettivo primario, del resto, è noto da tempo: ridurre il più possibile la perdita di downforce quando si insegue un altro pilota. Nick Tombazis, responsabile tecnico FIA per la Commissione Monoposto, ha affermato: "Il flusso d'aria è disturbato al 5 o 10%, rispetto all'attuale 50". Sulla carta, le macchine 2021 renderanno quindi molto più semplice restare vicini in pista, favorendo i duelli.
"È addirittura meglio di quanto avessimo pensato all'inizio del progetto. I risultati sono eccezionali", ha sottolineato Symonds. L'uso della galleria del vento serve a verificare i riscontri ottenuti attraverso la fluidodinamica computazionale. In questo campo, Liberty e la FIA non hanno certo badato a compromessi. "Nella nostra attuale configurazione stiamo impiegando 1152 processori, l'anno prossimo abbiamo la possibilità di salire a 2300", ha rivelato l'ingegnere inglese. Numeri incredibili, considerando che i team sfruttano normalmente una base di 192 processori.
Sono già in programma altre due sessioni in galleria, a ottobre e dicembre, ma lo sviluppo non si fermerà lì: anche a regole pubblicate, Symonds e i suoi uomini continueranno l'opera di affinamento per eliminare tutte le zone "oscure".