Michele Montesano
Prima presa di contatto per la Ferrari 499P sul Sebring International Raceway. Vista l’ultima volta in azione sull’
Autodromo di Vallelunga, a fine 2022, la LMH del Cavallino Rampante è stata trasportata oltreoceano per affrontare il difficile, quanto probante, tracciato della Florida. La due giorni di test è servita sia alla vettura che al team per prendere confidenza con il circuito che aprirà la stagione 2023 del FIA WEC.
La Ferrari non vuole lasciare nulla al caso per il suo ritorno nella classe regina del Mondiale Endurance. Il tracciato di Sebring ha permesso ai tecnici Ferrari e AF Corse di potersi focalizzare sull’affidabilità della 499P. Famoso per il suo fondo stradale sconnesso e ricco di dossi in traiettoria, il circuito statunitense ha permesso di raccogliere informazioni utili sulle reazioni delle sospensioni e del telaio, soggetti a numerose e intense sollecitazioni.
Ad alternarsi sulla 499P sono stati i piloti dei due equipaggi che, fra poco meno di due mesi, faranno il loro esordio proprio nella 1000 Miglia di Sebring. Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen hanno preso confidenza con un circuito che mette a dura prova sia il fisico che la concentrazione. È risaputo infatti che disputare la 12 Ore di Sebring equivale ad affrontare le stesse sollecitazioni subite nel corso della 24 Ore di Le Mans. Al termine dei test, Ferrari non ha lasciato trapelare il chilometraggio percorso sul tracciato della Florida.
Positivo il riscontro del campione in carica LMGTE Pro Pier Guidi: “Il test di Sebring è stato molto importante per noi perché abbiamo avuto modo di provare la 499P sulla pista dove faremo il nostro debutto. Il tracciato è molto severo con le componenti meccaniche della vettura. I riscontri di questa due giorni sono positivi, abbiamo accumulato esperienza che sarà importante per la 1000 Miglia e, soprattutto, abbiamo avuto modo di avere dei riferimenti precisi rispetto ai nostri avversari anche dal punto di vista cronometrico. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per migliorare ulteriormente, ma sappiamo in che direzione farlo”.