29 Mar [8:50]
Force India, sarà un anno duro
Fernley: "Prossime settimane decisive"
Jacopo Rubino - Photo4
Quasi non pervenuta. È questa la sintesi del weekend targato Force India a Melbourne, con la sensazione che confermare il miracoloso quarto posto nel Mondiale ottenuto negli ultimi due anni sarà davvero molto complicato. La concorrenza ha affilato le armi, e la scuderia di Silverstone, dal canto suo, deve innanzitutto mettersi al sicuro economicamente: lo ha confessato ad Auto Bild il vice team principal Bob Fernley.
"Le prossime quattro settimane decideranno se sopravviveremo", ha dichiarato. "Dovrò recuperare parecchio denaro in un breve periodo di tempo". I risultati del 2017 costituirebbero un toccasana per le casse della squadra, grazie al corposo premio in denaro che le spetta, per il quale tocca però attendere: non sarà più possibile riceverne una quota in anticipo. "Su questo è sempre servita l'approvazione degli avversari, ma stavolta la Williams ha posto il suo veto", ha spiegato il manager britannico, il quale, comunque, ha "un piano che potrebbe funzionare".
Un no legittimo, quello Williams, ma che in fondo sa quasi di “vendetta” per la doppia batosta ricevuta tra 2016 e 2017 nella classifica costruttori, con addirittura 104 lunghezze di ritardo accumulate nella passata stagione.
In Australia non sembra nemmeno aver portato particolari progressi il ricco pacchetto di aggiornamenti deliberato sulla VJM11, rispetto ai test invernali. Ma Fernley predica fiducia: "Siamo appena agli inizi, e con 20 gare che restano ci saranno tante opportunità di sviluppo e per dimostrare il nostro valore. Siamo ancora in fase di apprendimento con le novità che abbiamo introdotto, e altre arriveranno in Bahrain".
Sergio Perez ed Esteban Ocon all’Albert Park hanno sfiorato la top 10, undicesimo e dodicesimo al traguardo, aiutati però dalla debacle della Haas. Il messicano è stato onesto: "Erano fuori dalla nostra portata. Nel finale mi sono avvicinato a Sainz, ma non abbastanza. Dobbiamo crescere, sono convinto che presto potremo giocarci i punti. Speriamo già in Bahrain". Il compagno di box è della stessa idea: "In gara siamo stati certamente più competitivi che in qualifica, ma ci manca ancora un po' di prestazione per stare nei primi dieci. In F1 però la ruota gira in fretta".