1 Mag [11:30]
GP Ungheria, gli organizzatori:
sarà possibile solo a porte chiuse
Jacopo Rubino - XPB Images
Per svolgersi quest'anno, anche il Gran Premio d'Ungheria dovrà essere a porte chiuse come quelli in Austria e Gran Bretagna: la conferma è arrivata ufficialmente dagli organizzatori. L'annuncio è inevitabile consegunza delle misure varate dal governo di Budapest contro l'emergenza Coronavirus, che ha vietato fino al 15 agosto gli eventi con più di 500 persone.
La gara sul circuito dell'Hungaroring, nel calendario originale della stagione di Formula 1, è fissata per il 2 agosto: i promoters non hanno cenni a date differenti, ma c'è chi anticipa di un rinvio al 23 agosto. Questo significherebbe non essere vincolati alla legge introdotta. In mezzo, a sorpresa, il quotidiano La Dernière Heure parla dell'inserimento del GP di Spagna a Barcellona, facendo riferimento a fonti autorevoli nel paddock.
"La salute e il benessere degli appassionati, dello staff e dei partecipanti al campionato sono sempre rimasti la nostra principale preoccupazione, in questo periodo, e purtroppo non abbiamo avuto altra scelta", spiega il comunicato dei promoter. "Qualsiasi gara in Ungheria ora potrà essere disputata solo a porte chiuse".
"Non è uno scenario ideale, ma per i nostri fans è pur sempre meglio seguire l'evento in televisione, piuttosto che non averlo completamente. Sarebbe inoltre disponibile per milioni di spettatori a livello globale. Stiamo continuando a lavorare con la F1 per fare in modo che questo accada".
C'è però un grosso nodo da sciogliere: a livello teorico il limite di 500 persone non basterebbe a includere tutti coloro che lavorano nel paddock, fra commissari, staff delle squadre e del campionato. Helmut Marko, consulente Red Bull, per la tappa di Spielberg che dovrebbe aprire il Mondiale il 5 luglio stimava un numero di accreditati attorno ai 2000, con ogni disciplina del caso. A quanto pare, tuttavia, lo Stato ungherese sarebbe pronto a dare il proprio supporto per una soluzione ad hoc.