25 Ago [8:26]
Gateway - Gara
Sato, che rivincita
Marco Cortesi
Niente male la rivincita di Takuma Sato. Accusato per tutta la settimana dopo l'incidente di Pocono da chi parlava di squalifica, strappo della licenza e quant'altro. Perfino vittima dei fischi del pubblico per quello che era stato, in realtà, un contatto di gara, il giapponese ha conquistato il successo nella Bommarito 500, ultima prova della stagione IndyCar su ovale al Gateway Speedway.
Nelle prime fasi, Sato è finito all'ultimo posto per un nuovo contatto nel gruppo, stavolta innescato da James Hinchcliffe. A quel punto, ha effettuato una sosta anticipata e, quando Sebastien Bourdais è finito a muro al 190° giro, è rientrato con le bandiere gialle e si è trovato con una strategia "quadrata" alla pefezione. Ha preso la testa insieme a Ed Carpenter e Tony Kanaan, che avevano fatto scelte simili, e non l'ha più mollata anche quando, nel finale, Carpenter ha provato a riguadagnare la testa. Al termine di una battaglia ruota a ruota, Sato non ha lasciato spazi terminando con un vantaggio di soli tre centesimi. Kanaan non è riuscito a tenere il passo dei primi due, ma ha contenuto Santino Ferrucci.
L'americano del team Coyne ha messo a segno una gara eccellente e avrebbe probabilmente meritato il successo avendo condotto buona parte della corsa: mentre inseguiva Kanaan è però finito fuori traiettoria, dovendo rinunciare al suo primo podio in carriera, mandando tra l'altro in testacoda Josef Newgarden. Alle sue spalle ha terminato Pagenaud mentre gli altri contendenti al titolo non hanno avuto vita facile.
Scott Dixon si è ritirato per via di un radiatore rotto, mentre oltre al qui pro quo finale, Newgarden ha anche sfiorato il muro. Alla fine ha incamerato un settimo posto deludente ma che, per tutto quello che gli è capitato, non sembra male. Fortunatamente per lui, Alexander Rossi è stato costretto ad una sosta aggiuntiva dopo essersi trovato "corto" col carburante. Al momento, al secondo posto è passato Pagenaud, a soli 38 punti di distacco: non male per uno che, prima di Indianapolis, sembrava pronto ad essere sostituito.
I "marbles", detriti di gomma fuori traiettoria, hanno portato a numerose difficoltà. Will Power è finito nelle barriere, così come Spencer Pigot e Marcus Ericsson.
Domenica 25 agosto 2019
1 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - RLL - 248 giri
2 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 0"0399
3 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - Foyt - 2"2459
4 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) - Coyne - 4"1935
5 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) - Penske - 6"2741
6 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - Carlin - 8"0200
7 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 13"8050
8 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) - Andretti - 14"9394
9 - Colton Herta (Dallara-Honda) - HSR - 17"1010
10 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 18"4657
11 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Ganassi - 19"8590
12 - James Hinchcliffe (Dallara-Honda) - SPM - 1 giro
13 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
14 - Zach Veach (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
15 - Charlie Kimball (Dallara-Chevy) - Carlin - 1 giro
16 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - SPM - 1 giro
17 - Matheus Leist (Dallara-Chevy) - Foyt - 2 giri
18 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 11 giri
Ritirati
190° giro - Sebastien Bourdais
137° giro - Scott Dixon
132° giro - Spencer Pigot
53° giro - Will Power
Il campionato
1. Newgarden 563; 2. Pagenaud 525; 3. Rossi 517; 4. Dixon 493: 5. Power 416.