Mattia TremoladaUn episodio controverso ha segnato il fine settimana della Formula 2 sul circuito di Silverstone. Nei primi minuti del turno di prove libere, Sean Gelael e Louis Deletraz sono stati protagonisti di un contatto. Il pilota svizzero stava procedendo lentamente all'esterno della Brooklands, mentre l'alfiere del team Prema si stava lanciando per il suo primo giro veloce. Gelael si è quindi infilato all'interno, ma Deletraz ha chiuso, toccando la posteriore destra del rivale, che ha rotto la sospensione. Gelael è quindi stato costretto a parcheggiare la propria vettura, mentre Deletraz ha proseguito.
Dopo aver analizzato l'episodio, i commissari sportivi hanno deciso di sanzionare Gelael con una reprimenda e due punti sulla patente, tra lo stupore generale. La Prema ha giustamente chiesto un chiarimento, perché una reprimenda non può comportare la perdita di punti sulla licenza. Inoltre, Gelael avrebbe raggiunto quota 10 punti e a 12 scatta un weekend di squalifica, come già accaduto a Mahaaver Raghunathan. I commissari hanno quindi deciso di trasformare la reprimenda in una penalità di tre posizioni sulla griglia di partenza.
Stanto a quanto riporta Motorsport.com, Gelael ha accusato duramente il colpo, tanto da abbandonare il circuito prima della partenza di gara 1. “In 4 anni trascorsi in Formula 2 sono accadute molte cose, ed in particolar modo in questa stagione, cose che sono fuori dal mio controllo ma che hanno avuto un impatto importante sul mio campionato - ha dichiarato Gelael - come ad esempio quello che è accaduto a
Monaco nel riordino della griglia".
"Penso sia una questione di principio. Il mio può essere visto come un gesto di protesta, e lo capisco, ma non è solo questo. Non si possono prendere decisioni in contrasto con altre. Quando mi hanno comunicato il verdetto degli stewards ero sotto shock e non riuscivo a dire nulla. La mia non è stata solo una protesta, ma un modo per sottolineare la situazione che si è creata e di come viene gestito il campionato dagli steward”.
"Mi hanno dato una reprimenda e 2 punti aggiuntivi sulla licenza, e mi sono detto: ‘non puoi incolpare una persona che non ha torto!’. Abbiamo anche provato a far riconsiderare il tutto, visto tra l’altro il regolamento sottolinea che una reprimenda non può comportare punti di penalità sulla licenza, ma è stato inutile, anzi, peggio”. Ora Gelael è indeciso se proseguire il proprio percorso nella categoria cadetta: “Avrò bisogno di considerare quanto accaduto e riorganizzare le idee. È una decisione tra me e il mio team. Vedremo cosa ci riserverà il futuro”.