19 Nov [20:15]
Ghosn arrestato in Giappone,
Renault-Nissan nella bufera
Alfredo Filippone
Un terremoto. È l’effetto che ha causato la notizia dell’arresto avvenuto questa mattina in Giappone di Carlos Ghosn, il boss del gruppo Renault-Nissan e uno dei capitani d’industria (non solo automobilistica) più carismatici al mondo. Ghosn è stato prelevato dalle autorità giudiziarie giapponesi per essere interrogato all’alba di questa mattina (ora locale) al suo arrivo in volo privato allo scalo di Haneda.
La giustizia giapponese gli contesta reati di frode fiscale e malversazioni di vario tipo, ritenute "gravi, deliberate e reiterate nel tempo". Secondo i media giapponesi, non solo avrebbe dichiarato circa la metà del reddito maturato in Giappone dai suoi incarichi in Nissan, ma avrebbe anche deviato fondi dell’azienda per uso personale e commesso irregolarità sulle spese di rappresentanza. Secondo gli stessi media, il caso è stato reso note alla magistratura da una fonte interna all’azienda, una ‘gola profonda’ che avrebbe fornito documentazione abbondante e inoppugnabile.
Comunque evolva nei prossimi giorni e mesi, la vicenda sembra destinata a segnare il capolinea della carriera di un dirigente osannato per la sua capacità di ridurre costi e rivoluzionare aziende. Nato 64 anni fa in Brasile in seno a una famiglia di origini franco-libanesi, Ghosn ha dapprima lavorato per 18 anni nelle filiali americane della Michelin prima di essere assunto in Renault nel 1996 e di diventare in pratica il vice di Louis Schweitzer, cui succede nel 2005.
A Ghosn si deve il risanamento e il rilancio sia di Renault sia di Nissan, di cui ha rivoluzionato profondamente procedimenti e cultura, il rafforzamento come ‘global player’ dell’Alleanza Renault-Nissan (che oggi comprende anche Mitsubishi e Avtovaz e produce dieci milioni di macchine), la forte scommessa per l’elettrico e anche il ritorno ‘pieno’ della Renault alle corse nel 2015. A fianco dei meriti, però, va ascritta anche la reputazione che si è fatto di manager implacabile, egocentrico e persino avido, come dimostrato dal braccio di ferro sulla sua retribuzione con azionisti (tra cui, lo Stato francese), sindacati e media, che dura da sempre.
In serata, la Nissan ha annunciato che Ghosn verrà dimesso da ogni funzione esecutiva giovedì; una riunione straordinaria del consiglio d’amministrazione è attesa a breve anche in Renault, il cui titolo alla borsa di Parigi è crollato dell’8% nella sessione odierna.