formula 1

Ferrari Driver Academy
Tre talenti per il futuro

Promosso in F1 con il team Haas l'inglese Oliver Bearman, il Ferrari Driver Academy guarda al futuro. E i nomi che ha nel...

Leggi »
Formula E

Hyundai in trattativa con McLaren
Possibile ingresso nella serie elettrica

Michele Montesano Nonostante l’undicesima stagione di Formula E sia appena iniziata, si parla già del futuro della serie ris...

Leggi »
IMSA

Ferrari all’assalto di Daytona
DragonSpeed-Risi in GTDPro, AF in GTD

Michele Montesano Oltre alla Ferrari tutta tricolore del Cetilar Racing, saranno diverse le 296 GT3 che tenteranno la conqui...

Leggi »
Rally

Loriaux lascia Hyundai
Al via la riorganizzazione del team

Michele Montesano Come un fulmine a ciel sereno, Christian Loriaux ha lasciato con effetto immediato Hyundai. A meno di un m...

Leggi »
IMSA

Wehrlein al via della 24 Ore di Daytona
con la Porsche 963 LMDh del JDC-Miller

Michele Montesano Il campione in carica della Formula E Pascal Wehrlein farà il suo debutto nel mondo dell’Endurance prenden...

Leggi »
formula 1

Hadjar con la Racing Bulls
Sarà il compagno di Tsunoda

Un sogno che si realizza. Isack Hadjar nel 2025 sarà tra i 20 piloti del campionato Mondiale di F1, scelto dalla Racing Bulls...

Leggi »
17 Lug [14:27]

Haas sempre più in crisi,
ora sono i piloti sotto esame?

Jacopo Rubino

Nessuna squadra desidera uno scontro in pista fra le sue macchine, figuriamoci quando è in crisi tecnica e di risultati come la Haas. Al team principal Gunther Steiner deve essere sembrato un incubo, a Silverstone, il contatto dopo poche curve fra Kevin Magnussen e Romain Grosjean, costato ad entrambi il ritiro. La scuderia americana, in F1 dal 2016, sta probabilmente vivendo il momento più basso della sua breve storia. Senza dimenticare la surreale vicenda dello sponsor Rich Energy, ora trasformato in Lightning Volt.

"La cosa migliore che i nostri piloti hanno pensato di portare è stata una pala, per scavare ancora di più la buca in cui ci troviamo", è stato il durissimo commento del manager altoatesino. E non certo confidenziale: lo si può infatti leggere nel comunicato stampa di fine gara, a sottolinearne l'aurea di ufficialità. Quasi una presa di posizione, un avviso per i suoi alfieri. "Non voglio dare la colpa a uno di loro, ma questa situazione non mi piace".

Già in Spagna, dopo la safety-car, il danese e il francese avevano ingaggiato un primo duello ad altissimo rischio, quando entrambi viaggiavano in top 10. "Avevano avuto chiare istruzioni di non farlo", ha sottolineato Steiner, "non è accettabile. Il team è in un periodo difficile, in cui tutti stanno cercando di risolvere i problemi. Il gruppo viene prima del singolo". E in Gran Bretagna, probabilmente, la Haas aveva una chance di tornare in zona punti dove manca adesso da quattro GP.

Le voci di fantamercato già da qualche tempo parlavano di una trattativa con Sergio Perez per il 2020: il messicano corrisponde a quel profilo esperto gradito al patron Gene Haas, per giunta accompagnato dai suoi fedeli sponsor. Almeno uno degli attuali portacolori rischia di non essere confermato? "Ho bisogno di pensarci a mente fredda e capire cosa bisogna fare", si è limitato ad affermare Steiner. Niente decisioni improvvisate. A rigor di logica, comunque, sotto esame dovrebbe essere principalmente Grosjean, quest'anno a punti solo a Barcellona e Montecarlo e sempre troppo incline all'errore. Basti pensare al goffo testacoda in uscita dai box, all'inizio della FP1 del venerdì. Il credito nei suoi confronti potrebbe esaurirsi presto.
RS Racing