11 Nov [22:22]
Hamilton, campione anche di fortuna
"Abbiamo dato tutto per il Campionato"
Alessandro Bucci - Photo4
Campione anche di fortuna in questo 2018, Lewis Hamilton eredita la vittoria del Gran Premio del Brasile sfruttando le disgrazie di Max Verstappen (Red Bull), tamponato al 44esimo passaggio da un Esteban Ocon in vena di follie. Il fuoriclasse della Mercedes, laureatosi Campione del Mondo per la quinta volta già a Città del Messico, ha ottenuto una pole formidabile sul tradizionale tracciato di Interlagos, mantenendo la testa al via sino al 40esimo passaggio quando, Mad Max, ha spalancato l'ala mobile della sua RB14 motorizzata Renault superando il britannico. Nel finale l'olandese, nonostante la disavventura con Ocon, è riuscito a recuperare terreno di gran carriera, ma Lewis non ha avuto problemi a controllare trionfando per la 71esima volta in carriera, la 49esima vittoria nell'era delle power-unit.
“Questi ragazzi hanno lavorato davvero sodo negli ultimi sei anni, è stato un percorso incredibile quello che ho fatto con loro" -ha commentato il britannico riferendosi al quinto titolo Costruttori consecutivo messo in bacheca da Mercedes- "Ogni settimana, ogni giorno, per tutto l’anno, lavoriamo per questo obiettivo tirando fuori il meglio da noi stessi. Siamo sempre stati uniti serrando le fila e per me è un onore poter guidare per Mercedes".
Hamilton ha analizzato la corsa brasiliana denunciando anche un problema tecnico alla power-unit Mercedes: "Oggi abbiamo faticato molto disputando la miglior gara possibile. Causa problemi al motore, mi sono sentito addirittura quasi impotente in alcuni frangenti, soprattutto mentre ero in lotta con Verstappen, ma poi lui ha avuto un problema e questo ci ha agevolato. E’ un onore, per me, vincere in Brasile e voglio cogliere l’occasione per ringraziare tutto il team ancora una volta".
Sulle disavventure occorse a Verstappen, Lewis ha riferito quello che ha vissuto dall'abitacolo: "Quando ho visto Verstappen girato, ho pensato che sono cose che possono succedere e quindi ho solo pensato di passare e poi di stargli davanti. So anche che Max è un pilota molto aggressivo, quindi non mi sono stupito più di tanto, anche se non so bene cos’è successo. Riguardo alla 49esima vittoria nell’epoca ibrida, per me non cambia molto. Mi forniscono degli strumenti e cerco di fare il meglio con essi. Vivo per questo”.