Jacopo RubinoIn futuro la Racing Point potrebbe essere rimarchiata in Aston Martin. Lo scenario, affascinante, vede protagonista il patron Lawrence Stroll: come riportato nei giorni scorsi da Autocar, il magnate canadese vorrebbe entrare nell'azionariato della casa britannica, bisognosa di risorse fresche, e poi sfruttarne il nome in Formula 1. A dar credito a queste voci, Aston Martin ha poi diffuso una nota ufficiale: "La compagnia sta valutando i suoi requisiti finanziari e varie opzioni di finanziamento. È inoltre impegnata in discussioni preliminari con potenziali investitori che potrebbero richiedere, oppure no, investimenti in capitale proprio".
Per circa un terzo controllata dal gruppo Investindutrial dell'imprenditore italiano Andrea Bonomi, Aston Martin già dall'estate aveva in programma di lanciare un'offerta pubblica d'acquisto, visto le perdite registrate e il calo alla Borsa di Londra. Una risalita è arrivata però in queste settimane dopo il lancio del SUV stradale DBX, che verrà prodotto in una nuova fabbrica in Galles e potrebbe ridare slancio alle prospettive aziendali.
Secondo l'autorevole Financial Times, nel frattempo, sarebbe proprio Stroll senior il soggetto meglio posizionato nelle trattative. Se il suo progetto dovesse realizzarsi, l'ex Force India potrebbe appunto cambiare ancora identità (dal 2021?), adottando la tradizionale livrea verde. Da Mercedes, attuale motorista della scuderia, non ci sarebbero impedimenti: oltre a fornire i propulsori V8 per i modelli DB11 e Vantage, detiene essa stessa il 4,2% di Aston Martin in virtù di una partnership avviata nel 2013.
Il nodo da risolvere sarebbe invece il legame che Aston Martin ha in F1 con la Red Bull: oltre alla sponsorizzazione, c'è la partnership tecnica che ha fatto nascere la hypercar Valkyrie, destinata ad essere schierata nel Mondiale Endurance dal 2020-2021. Per ora il consulente austriaco Helmut Marko ha marcato il territorio: "Abbiamo un contratto". Ma alla fine del prossimo anno il rapporto potrebbe interrompersi.
Aston Martin ha già una brevissima esperienza nel Circus, con un totale di 6 gare disputate a cavallo fra il 1959 e il 1960. I risultati furono però modesti. Oggi l'impegno nelle corse in forma ufficiale si concentra sulla classe GTE del WEC.