17 Giu [0:56]
Le Mans - Dopo 10. ore Toyota controlla
In GTE Pro Porsche e BMW al top
Marco Minghetti
È scesa la notte sul circuito della Sarthe, ma in testa alla corsa prosegue sempre più indisturbata la corsa solitaria delle due Toyota. L’unico problema è arrivato per la vettura #8 che, con Boemi nell’abitacolo, ha dovuto fermarsi nello stand per 1 minuto per scontare una penalità, per velocità eccessiva in una slow zone. Un piccolo vantaggio ulteriore per la vettura gemella che così aumenta ancora il margine di vantaggio, ormai arrivato a oltre mezzo giro di vantaggio. Sarà interessante vedere se all’interno del team giapponese arriveranno prima o poi gli ordini di scuderia sul mantenere congelate le posizioni.
Se le due vetture di testa continuano a giare come orologi, alle loro spalle è sparita la BR1-AER di Sarrazin/Orudzhev/Isaakyan che per tanto tempo ha occupato il podio provvisorio. A rovinare una gara sino a quel momento perfetta, è stato Isaakyan che, ripartito da poco dai box, probabilmente con gomme non ancora perfettamente calde, si è fatto sorprendere dalla esse in ingresso della curve Porsche arrivando a sbattere con il posteriore contro le barriere all’esterno. Il pilota risso ha provato in tutte le maniere a ripartire, addirittura smontando il cofano posteriore ma il danno alla meccanica si è rivelato tanto grave da precludere la sua ripartenza verso lo stand.
Il ritiro della vettura del SMP Racing ha così dato via libera alle due Rebellion R13 di Laurent/Beche/Menezes e Lotterer/Jani/Senna, che ora hanno tutto l’agio per potersi giocare con più tranquillità il terzo gradino del podio e il successo tra le LMP1 a motore endotermico. In LMP2 continua la marcia di testa della Oreca-Gibson #26 del team G-Drive, a cui molto ha giovato l’impressionante turno di guida compiuto da Jean-Eric Vergne che si è sorbito ben sette stint consecutivi. Quasi un record. Immutata anche la seconda posizione dell’Alpine #36 del team Signatech, mentre terza è la vettura #23 del team di Julien Barthez.
In GTE Pro, le Porsche RSR che avevano fatto tanto bene in qualifica, sono ritornate in prima e seconda posizione con la rosa Pink Pig #92 che mantiene il vantaggio accumulato per una fortunata combinazione di una sosta degli avversari diretti in regime di safety car. A minacciare da vicino rimane comunque la Ford GT #68 attualmente in pista con Joey Hand. Bene, molto bene si sta comportando anche Antonio Giovinazzi che tiene la sua Ferrari 488 #52 nelle posizioni che contano. Allo scoccare della decima ora, il pilota pugliese era in quarta posizione davanti alla Ford #69 e alla Corvette #63. Ormai fuori gara, invece, le due Porsche 911 ufficiali di Dumas/Bernhard/Muller e Pilet/Tandy/Bamber a lungo fermi nel loro stand per problemi meccanici.
In GTE Am la Porsche #77 è sempre al vertice. Ad inseguire la vettura del Dempsey-Proton, la Ferrari 488 di Griffin/Macneil/Segal e l’altra Porsche #88 di Cairoli/Al Qubaisi/Roda.
La classifica dopo la 10. ora
1 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota TS050 Hybrid) - Toyota - 162 giri
2 - Buemi/Nakajima/Alonso (Toyota TS050 Hybrid) - Toyota - 2’42”105
3 - Laurent/Beche/Menezes (Rebellion R13-Gibson) - Rebellion - 4 giri
4 - Lotterer/Jani/Senna (Rebellion R13-Gibson) - Rebellion - 5 giri
5 - Pizzitola/Vergne/Rusinov (Oreca 07-Gibson) - G-Drive - 7 giri
6 - Buret/Canal/Stevens/ (Ligier JSP217-Gibson) - Panis Barthez - 8 giri
7 - Lapierre/Negrao/Thiriet (Alpine A470-Gibson) - Signatech - 8 giri
8 - Lafargue/Chatin/Rojas (Oreca 07-Gibson) - IDEC - 8 giri
9 - Capillaire/Hirshi/Gommendy (Oreca 07-Gibson) - Graff - 9 giri
10 - Perrodo/Vaxiviere/Duval (Oreca 07-Gibson) - TDS - 9 giri