11 Nov [20:11]
Mercedes, cinque titoli consecutivi
Hamilton top, super Max, Ferrari delude
Massimo Costa
Cinque mondiali consecutivi vinti. Un dominio totale. È quello della Mercedes che non poteva festeggiare in modo migliore l'ennesimo titolo: con la vittoria nel Gran Premio del Brasile. Un Lewis Hamilton come sempre perfetto, ma questa volta anche fortunato. L'inglese si è trovato in difficoltà quando ha montato le gomme medie, la sua W09 non era veloce come sperava e questo ha permesso a Max Verstappen, eroe di giornata, a prendere il comando delle operazioni al 19° giro.
L'olandese ha condotto alla perfezione la sua Red Bull-Renault, molto gentile con le gomme grazie a una monoposto efficace dal punto di vista del bilanciamento e del carico aerodinamico. Prima di trovarsi primo, Verstappen aveva compiuto tre eccellenti sorpassi a Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Dunque, il baby della Red Bull dopo il proprio pit-stop, nel quale ha montato gomme soft, è andato a prendere Hamilton in difficoltà con le medie e sarebbe andato a vincere. Ma non aveva calcolato che il doppiato Esteban Ocon, con una folle manovra nel tentativo di sdoppiarsi, alla curva 2 ha speronato Verstappen. Hamilton incredulo è sfilato tornando primo e a quel punto ha avuto la gara in pugno. Si fa per dire però, perché Max nonostante il fondo danneggiato si è portato a poco meno di un secondo dal cinque volte iridato, che ha dovuto far sfoggio di tutto il suo talento per far suo il Gran Premio.
Peccato per Verstappen e per la Red Bull che aveva indovinato la strategia. Furioso a fine gara, l'olandese ha raggiunto Ocon al peso e lo ha spinto per tre volte. Esteban è stato decisamente imbarazzante, non ha chiesto scusa via radio (affermando che Verstappen non gli lasciato spazio), non ha chiesto scusa quando il pilota Red Bull gli si è presentato davanti, anzi, lo ha ulteriormente "aizzato", non ha chiesto scusa nelle interviste affermando che Max avrebbe tentato di dargli un pugno, bugia grossa come dimostrano le immagini.
Non è nuovo a questi atteggiamenti Ocon: se si era calmato con il compagno Sergio Perez dopo gli incidenti del 2017, male si era comportato in più di una occasione nei duelli ravvicinati con Pierre Gasly, ha urtato a Baku Raikkonen dopo poche curve. Si trattava comunque di battaglie per la posizione, ma il gesto compiuto da Ocon, da doppiato, su Verstappen è certamente preoccupante. E considerando che il prossimo anno sarà a piedi avendo la Force India preferito proseguire con Sergio Perez (oltre che Lance Stroll, di certo questo suo gesto se lo porterà dietro per lungo tempo. Assieme all'arroganza delle dichiarazioni rilasciate.
Bel terzo posto per Raikkonen, ma le aspettative della Ferrari erano ben diverse. La mossa di partire con gomme soft non ha pagato affatto nella prima parte di gara, la scelta giusta era quella delle supersoft. Raikkonen comunque si è dato un gran da fare e il terzo posto è ampiamente meritato. Vettel invece, ha sofferto fin da subito, si è fatto da parte per far passare il più veloce Raikkonen ed ha sofferto con una vettura che, a suo dire, non stava in pista. Il sesto posto è certamente deludente.
Finalmente è tornato in zona punti, e con una bella gara di rimonta, Daniel Ricciardo. Da undicesimo al via ha concluso quarto dimostrando la bontà della RB14. L'australiano nel finale le ha provate tutte per prendere il podio ai danni di Raikkonen, ma non ce l'ha fatta. Quinto senza infamia e senza lode Bottas, che ha incontrato problemi con le gomme medie più di quanto abbia sofferto Hamilton.
Applausi per Charles Leclerc, settimo con la Sauber-Ferrari. Peccato per il suo compagno Marcus Ericsson, velocissimo in qualifica, partito male e subito finito in mezzo a una serie di contatti avvenuti al primo giro. Lo svedese non è mai stato in gara per la zona alta della classifica e si è dovuto ritirare. Punti importanti per la Haas-Ferrari con Romain Grosjean ottavo e Kevin Magnussen nono al termine di una gara per entrambi piena di battaglie. Ultimo punto per la RP Force India-Mercedes di Sergio Perez che hanno conosciuto gare migliori. Come la Renault, deludente, e la Toro Rosso, che ha mancato la zona punti e Brendon Hartley comunque bravo e undicesimo davanti a Pierre Gasly, tredicesimo.
Domenica 11 novembre 2018, gara
1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 71 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 1"469
3 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 4"764
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 5"193
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 22"943
6 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 26"997
7 - Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 44"199
8 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 51"230
9 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 52"857
10 - Sergio Perez (RP Force India-Mercedes) - 1 giro
11 - Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
12 - Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
14 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
15 - Esteban Ocon (RP Force India-Mercedes) - 1 giro
16 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 2 giri
17 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 2 giri
18 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 2 giri
Ritirati
Nico Hulkenberg
Marcus Ericsson
Il campionato piloti
1.Hamilton 383; 2.Vettel 302; 3.Raikkonen 251; 4.Bottas 237; 5.Verstappen 234; 6.Ricciardo 158; 7.Hulkenberg 69; 8.Perez 58; 9.Magnussen 55; 10.Alonso 50; 11.Ocon 49; 12.Sainz 45; 13.Grosjean 35; 14.Leclerc 33; 15.Gasly 29; 16.Vandoorne 12; 17.Ericsson 9; 18.Stroll 6; 19.Hartley 4; 20.Sirotkin 1.
Il campionato costruttori
1.Mercedes 620; 2.Ferrari 553; 3.Red Bull-Renault 392; 4.Renault 114; 5.Haas-Ferrari 90; 6.McLaren-Renault 62; 7.RP Force India-Mercedes 48; 8.Sauber-Ferrari 42; 9.Toro Rosso-Honda 33; 10.Williams-Mercedes 7.