23 Nov [15:05]
Ora è ufficiale: Ricciardo
alla Red Bull come terzo pilota
Massimo Costa
Ora è ufficiale. Lassie torna a casa. Scherzi a parte, Daniel Ricciardo è il terzo pilota della Red Bull. Come aveva annunciato Helmut Marko il 19 novembre, il pilota australiano dopo quattro anni trascorsi tra Renault e McLaren, e non aver trovato un sedile per partecipare al Mondiale del prossimo anno, ha firmato con la Red Bull per un ruolo di riserva. Ricciardo, 33 anni, è stato uno dei grandi protagonisti della F1 quando, da pilota cresciuto dal gruppo Red Bull, era approdato nel team diretto da Christian Horner. Nelle stagioni 2014 e 2016, in pieno dominio Mercedes, è stato l'unico a cantare fuori da coro ottenendo il terzo posto finale nella classifica generale e dal 2014 al 2018 ha conquistato con la Red Bull otto vittorie e tre pole.
Ricciardo era la luce della Red Bull, aveva anche messo in difficoltà l'allora compagno di squadra Sebastian Vettel nel 2014, poi è arrivato Max Verstappen e tutto è cambiato. Horner e Marko hanno rapidamente spostato le loro attenzioni sul pilota olandese e Ricciardo è passato in secondo piano. Litigi, incidenti tra loro, incomprensioni, fino alla dichiarazione di Marko (poi avveratasi) che la Red Bull sarebbe tornata campione del mondo con Verstappen. Per Ricciardo si è trattato del chiaro segnale che era giunto il momento di cambiare aria e così alla fine del 2018 ha firmato per la Renault con la quale ha corso nel 2019 e 2020. Pochi i risultati positivi e allora altro cambio di casacca, con il passaggio alla McLaren nel 2021-2022.
Sono però stati due anni, quelli col team inglese, molto complicati e la vittoria a sorpresa di Monza 2021 non è bastata. Quest'anno Ricciardo, come del resto la scorsa stagione, ha faticato ad adattarsi allo stile di guida richiesto dalla McLaren. E le difficoltà incontrate da Daniel sono nei numeri della classifica finale di campionato: Lando Norris, il suo compagno, 122 punti, lui 37. Un divario enorme che ha convinto Zak Brown, proprietario della McLaren, a non rinnovare il contratto con Ricciardo per il 2023 preferendogli il debuttante Oscar Piastri, strappato con tanto di polemica estiva alla Alpine che lo aveva allevato.
Nelle scorse settimane si era parlato di un Ricciardo in partenza per gli USA, destinazione Indycar. Ma lui ha sempre smentito dicendo che la categoria americana non era nelle sue corde, il suo mondo è la F1 dove sente di poter ancora dare molto. Ma per ora, lo farà dalla panchina del team campione del mondo, quella squadra dalla quale era fuggito a fine 2018 e dove ritroverà il "nemico" Verstappen e Sergio Perez, che di fatto si è ritrovato a svolgere i compiti a cui era soggetto lo stesso Ricciardo...