24 Mar [10:36]
Per la Red Bull un venerdì
da terza forza
Jacopo Rubino - Photo4
Veloce, ma non al livello della solita Mercedes e per adesso nemmeno della Ferrari. Questo in sintensi il verdetto espresso dal venerdì di Melbourne nei confronti della Red Bull, con il pilota di casa Daniel Ricciardo più in forma del compagno Max Verstappen.
L'australiano ha chiuso con il quinto tempo di giornata, raccontando: "La FP1 era stata promettente, ma nella seconda sessione abbiamo provato alcune cose che non hanno funzionato come volevamo. Penso si possa migliorare ancora". Ricciardo però mira in alto, almeno al podio: "La Mercedes è sicuramente forte, ma lo è soprattutto Hamilton. Bottas sembra che sia nel nostro gruppo, possiamo essere in lotta".
La FP2 di Verstappen (alla fine sesto) è stata invece macchiata da un errore in uscita di curva 12, quando andando largo sull'erba ha danneggiato il fondo della monoposto. Viste le riparazioni necessarie, l'olandese non ha potuto effettuare la simulazione di gara. "Avevo un po' di sottosterzo e sono andato largo", ha spiegato. "Dobbiamo trovare un miglior bilanciamento, siamo un po' troppo lenti". C'è quindi da lavorare. "Siamo dove ci aspettavamo di essere", ha comunque confessato Verstappen, "e stiamo cercando di fare il massimo".
Nel paddock si è anche discusso che la RB13 possa essere la monoposto più "colpita" dal giro di vite operato dalla FIA in materia di sospensioni, per mettere al bando sistemi meccanici in grado di variare l'altezza da terra in movimento e fornire vantaggi aerodinamici. Secondo la stampa tedesca la soluzione Mercedes sarebbe stata ritenuta conforme, a differenza di quelle targate Red Bull e Force India. "Il nostro sistema non contribuisce moltissimo alle prestazioni della macchina", aveva però minimizzato alla vigilia il team principal Christian Horner.