24 Ago [23:18]
Prime libere a Misano,
Zanardi a soli 2"6 dalla vetta
Jacopo Rubino
Vorremmo dirgli "basta così, ci hai convinto", ma sappiamo che il divertimento, per lui e per noi, è appena iniziato. Se il buongiorno si vede dal mattino, anzi dalla sera vista l'occasione, Alex Zanardi con la sua partecipazione nel DTM a Misano sarà in grado di lasciare a bocca aperta.
Conclusa la sessione di prove libere del venerdì, le prestazioni del pilota bolognese sulla BMW M4 (con il numero 12 omaggio all'amico Jimmy Vasser) mettono paradossalmente all'oscuro il racconto generale di questi 30 minuti andati in scena sotto i riflettori. Cosa non da poco, visto che si tratta di una novità quasi assoluta per la categoria: l'unico precedente notturno del DTM? La qualifica del 2003 al Nurburgring.
Ma veniamo al sodo. Il due volte vincitore della Formula CART, e medaglia d'oro alle Paralimpiadi, in questa FP1 come prevedibile è rimasto in fondo alla classifica, con risultati comunque di tutto rispetto: girando in 1'32"088, è soltanto a 2 secondi e 681 millesimi dall'Audi del leader Jamie Green. Soprattutto, è a poco più di 1"3 da Augusto Farfus, 18esimo davanti a lui a parità di macchina e fresco di ritorno sul podio a Brands Hatch. La BMW più veloce, quella di Jimmy Eriksson, è in sesta posizione a 2".
Insomma, a 51 anni splendidamente portati Zanardi sembra sempre sul pezzo: per certi crono, tanti colleghi più giovani avrebbero messo la firma. Specialmente considerando l'esordio in una serie di alto livello come quella tedesca, ricca di specialisti e con professionalità (anche ai box) che non hanno poi molto da invidiare alla F1. Per giunta a stagione ampiamente in corso.
Come in ogni sua sfida, Alex si è preparato senza dubbio in modo meticoloso, in primis effettuando quasi 300 giri nei test di Vallelunga di inizio agosto. Gli sono serviti a scoprire la vettura, e i comandi studiati per lui dagli ingegneri bavaresi: la novità principale, rispetto alle precedenti esperienze agonistiche tra WTCC e GT, è il sistema di frenata azionato usando la mano destra. I test erano stati positivi, sì, ma l'ambiente agonistico è un'altra cosa: Zanardi ha cominciato sul piede del minuto e 36 e ha via via abbassato il limite accumulando un totale di 18 tornate, in linea con i colleghi. E chissà che domani non si faccia ancora più vicino...