24 Lug [23:40]
Prologo a Montmelò: - Toyota insidiate,
grandi prestazioni di Ghiotto e Cairoli
Marco Cortesi
Si è riavvicinata la situazione al vertice del Mondiale Endurance, come confermato dai test del "prologo" svolto a Montmelò. Grazie as un nuovo riallineamento prestazionale (14 kg in più che a Spa, 40 in più che a Le Mans per le Toyota), il gruppo sembra essersi ricompattato. Per l'edizione 2019-2020 del campionato (tranne a Le Mans) l'Equivalence of Technology verrà affiancata da un sistema di handicap in base ai risultati, per equilibrare ancora di più le cose.
Sei vetture in pista in LMP1
Toyota, Rebellion e Ginetta sono risultate racchiuse in poco più di mezzo secondo. In vetta ci sono sempre le Toyota, con il miglior tempo di Jose Maria Lopez. L'argentino, dopo la prova maiuscola di Le Mans, purtroppo condizionata dall'errore della scuderia nel finale. Quasi sullo stesso tempo si è piazzato Kazuki Nakajima sul secondo esemplare di TS050. Il migliore dei privati è stato, con la Rebellion numero 1, Gustavo Menezes. L'americano ha terminato a 2 decimi dalla vetta, davanti agli altri due portacolori Toyota Gazoo Conway e Buemi. Sylla stessa vettura si è anche visto Felipe Nasr, richiamato dall'IMSA. Al quarto posto, tempone di Luca Ghiotto sulla Ginetta del team ufficiale LNT, che ha valutato diversi piloti compresi Egor Orudzhev, Stephane Sarrazin.
De Vries al top in LMP2, Oreca quasi in monopolio
Miglior tempo in LMP2 per un altro protagonista della Formula 2, il leader di campionato Nyck De Vries. Si è trattato del debutto ufficiale per il Racing Team Nederland con il nuovo programma, che vede in pista una Oreca gestita dal TDS Racing. Con il passaggio della scuderia olandese alla Oreca 07, gommata Michelin, e il "balzo" anche della United Autosport, che ha abbandonato la Ligier, rimane solo una vettura non costruita dalla casa transalpina, la Dallara del team Cetilar Racing. Anche Lacorte, Sernagiotto e Belicchi hanno debuttato col nuovo programma, gestito dall'AF Corse. Una piccola uscita di pista non ha compromesso l'ottimo lavoro fatto, con un quinto posto segnato da Sernagiotto. Cambio verso Oreca anche per High Class Racing, che ha schierato Kenta Yamashita in partnership con Toyota. Il giapponese, in arrivo dal vivaio della casa delle tre ellissi.
Debutta la nuova 911 ma al top c'è una Ferrari
In GTE-Pro si è assistito al debutto della nuova Porsche 911, che si è subito messa in lotta per la leadership assoluta. A prevalere è stata la Ferrari 488 AF Corse numero 71, grazie al tempo segnato in mattinata del secondo giorno da Miguel Molina, mentre Kevin Estre con la prima delle vetture di Stoccarda ha battuto la Ferrari di Alessandro Pier Guidi e l'altra Porsche, con Gianmaria Bruni più veloce. Indietro l'unica Aston Martin presente, dato che la seconda è in fase di allestimento dopo il botto di Le Mans. Di conseguenza, sono state solo cinque, con l'abbandono di Ford e BMW, le vetture in pista.
Cairoli resta in cattedra nella GTE-Am
In classe GTE-Am, il miglior tempo è andato (come al solito) a Matteo Cairoli, che è nuovamente salito in cattedra balzando sulla Porsche del team Project 1. Secondo Thomas Preining con la prima Porsche Protono mentre terzo si è piazzato... lo stesso Cairoli, che ha girato con entrambe le vetture della compagine tedesca. A seguire, la prima delle Ferrari AF Corse, pilotata nel miglior giro da Giancarlo Fisichella.