Marco CortesiE’ stata pubblicata dalla FIA la tradizionale classificazione piloti per la stagione 2017, dopo un annuncio preliminare che aveva fatto discutere. La classificazione può avere infatti un peso fondamentale nella composizione degli equipaggi per la stagione e perfino mettere a rischio interi programmi. E’ il caso di quello del team G-Drive. Il russo Roman Rusinov, patron del progetto anglo-russo, una volta considerato un gentleman, è infatti stato passato ufficialmente a Gold: ciò vuol dire che per correre in LMP2 dovrà essere obbligatoriamente affiancato da un Silver o un Bronze. Rusinov ha già minacciato il ritiro dal mondiale.
Tre piloti italiani hanno ricevuto upgrade, si tratta di Michele Rugolo, Marco Mapelli e Matteo Cairoli, tutti diventati Gold così come i britannici Ben Hanley e Phil Keen, mentre altri piloti, pur se professionisti, si sono visti riconoscere lo status di Silver diventando così pedine preziosissime del mercato: ad esempio Adrian Zaugg, ufficiale Lamborghini, Matthew Brabham, ventiduenne nipote di Sir Jack Brabham e Sean Rayhall, professionista in IMSA e Indy Lights. Downgrade automatico per Max Angelelli, che è in procinto di compiere 50 anni.
Nonostante l’età, la vittoria nell’Italiano GT a Imola ha portato Alex Zanardi a tornare Gold, cosa che suona ai limiti dell’incredibile sottolineando la straordinarietà dell’impresa, mentre Gold è tornato anche Andrea Belicchi. Da Gold a Platinum è invece diventato Antonio Giovinazzi, anche se, ai fini delle limitazioni sulla composizione degli equipaggi nell’endurance, i due titoli si equivalgono.
La lista completa delle classificazioni FIA può essere scaricata a questo link