27 Giu 2013 [14:40]
Sedile libero alla Red Bull
Caccia all'erede di Webber
Massimo Costa
A 24 ore dall'uscita, sui giornali tedeschi, del tentativo del proprietario della Red Bull Dieter Mateschitz di non farsi scappare Mark Webber, lo stesso pilota australiano e la Porsche hanno deciso di fermare subito illazioni varie. E non a caso, proprio oggi hanno fatto sapere che dal 2014 lavoreranno assieme nel Mondiale Endurance. Webber ha dunque deciso, non senza sofferenza come ha dichiarato Chris Horner, di lasciare la F.1 per aprire un nuovo capitolo della sua bella carriera. Le voci di un accordo tra Webber e Porsche circolavano già da qualche settimana, con puntuali smentite di entrambe le parti...
Adesso però inizia il bello, la caccia al sedile della Red Bull che Webber lascerà libera dal prossimo anno. Rimane in pole Kimi Raikkonen e i recenti risultati negativi della Lotus, sommati alle non brillanti condizioni economiche della squadra che ha dovuto trovare un nuovo partner nei giorni scorsi, non possono che indurre il finlandese a scegliere di divenire il compagno di Sebastian Vettel. Per formare una delle coppie sicuramente più forti del mondiale F.1. Ma attenzione anche a Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, i due piloti sui quali Red Bull ha investito tantissimo denaro fin da quando hanno mosso i primi passi nel motorsport.
È certamente singolare che tra tutti i piloti del programma Junior Red Bull, soltanto Vettel sia riuscito a finire nella prima squadra. Il sedile tanto ambito è stato per ben sette anni occupato da Webber, il quale ha contribuito alla vittoria della squadra nel mondiale costruttori, ma specialmente nelle ultime due stagioni, ha decisamente deluso. Webber poi non ha mai avuto niente a che fare con il programma Junior Red Bull. I giovani pupilli di Helmut Marko sono quindi entrati in F.1 attraverso la Toro Rosso, salvo poi venire "licenziati". Da Scott Speed a Vitantonio Liuzzi, da Sebastien Buemi a Jaime Alguersuari. Per non parlare di chi ha affrontato solo test come Neel Jani o Brendon Hartley.
Ricciardo e Vergne sanno che sarà dura e che per salire al fianco di Vettel dovranno ottenere prestazioni fuori dall'ordinario. Purtroppo ad alzare l'asticella fu proprio Vettel con quel magico weekend monzese del 2008 quando con la Toro Rosso segnò pole e vittoria. Che gli aprì i cancelli della factory di Milton Keynes. Di conseguenza, Marko si aspetta prestazioni simili dai suoi allievi. Ma, come diciamo da tempo, non tutti i piloti sono uguali e alcuni avrebbero potuto, o potrebbero, crescere molto bene anche al fianco di Vettel... Alle spalle di Ricciardo e Vergne, crescono Antonio Felix Da Costa (già impegnato come terzo pilota e al volante della RB8 ad Abu Dhabi nel 2012), Carlos Sainz (che potrebbe provare la Toro Rosso o la Red Bull a Silverstone tra poche settimane), Daniil Kvyat.