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2 Nov [12:18]

Shanghai, gara: doppietta della Toyota

Silvano Taormina

Per nulla appagati della bella vittoria conquistata nella recente tappa del Fuji, Anthony Davidson e Sebastien Buemi hanno messo le mani sul trofeo dei vincitori anche in occasione della 6 ore di Shanghai. Questa volta con un dominio ancora più netto, a tratti inavvicinabile. Rimasti orfani di Nicolas Lapierre, il quale ha definitivamente alzato bandiera bianca, la coppia della Toyota ha mostrato ancora una volta la loro superiorità conquistando il quarto successo stagionale. E pensare che, dopo la pole sfiorata nelle qualifiche del sabato, la loro gara non era iniziata nel migliore dei modi.

In occasione di un prematuro ingresso della safety-car al primo giro (la Oreca-Nissan KCMG di Alexandre Imperatori per un problema alla pompa benzina verificatosi dopo poche curve dal via ha rallentato vistosamente venendo centrata dalla Ferrari di Bruni), le due Toyota hanno imboccato immediatamente la corsia box con l'obiettivo di imbarcare il carburante necessario per effettuare successivamente una sosta in meno. Durante il rifornimento di Buemi, il quale ha preso il via sulla Toyota n.8, qualcosa è andato storto e l'elvetico è stato costretto a rifornire nuovamente il giro successivo. Ritrovatosi a fondo gruppo, ha iniziato una portentosa rimonta che nell'arco di un ora lo ha proiettato in terza posizione. Il tutto mentre le due Porsche di Dumas e Hartley conducevano le danze.

In seguito alle soste delle due 919 Hybrid, Buemi si è ritrovato in testa e nell'arco dei quattro giri che hanno preceduto la sua seconda sosta è riuscito a creare il gap necessario per mantenere la leadership. Da li in poi, ceduto il volante a Davidson, nessuno è riuscito ad avvicinarli. Nemmeno la vettura gemella di Wurz, Nakajima e Sarrazzin, bravi a recuperare terreno e sopravanzare le due Porsche ma mai in grado di avvicinare i compagni di box. Il distacco di oltre un minuto accusato nei confronti dei vincitori la dice lunga sulla differenza di passo tra i due equipaggi della casa nipponica. Oltre alla fortunosa pole conquistata ieri in qualifica, Shanghai ha regalato il primo podio assoluto alla Porsche di Dumas, Jani e Lieb.

Non è andata meglio all'altro equipaggio della Casa tedesca formato da Bernhard, Webber e Hartley, sesti sul traguardo dopo che il neozelandese ha accusato una foratura nel corso della quinta ora. Tra di loro si sono inserite le due Audi, ancora una volta apparse decisamente lontane dalla contesa per la vittoria, con Fassler, Lotterer e Treluyer che hanno preceduto Di Grassi, Duval e Kristensen.

Nuovo successo, ancora una volta indiscusso, di Rusinov, Pla e Canal in LMP2. L'equipaggio del G-Drive, divenuto ancora più solido da quando son passati al telaio Ligier, ha corso praticamente senza avversari dopo che la Oreca del KCMG ha abbandonato le danze per il problema in partenza sopra citato. Adesso il loro distacco nei confronti del leader della classifica piloti Zlobin, terzo insieme a Mediani e Minassian, si è ridotto ad otto lunghezze. Il trio di casa SMP Racing è stato preceduto sul traguardo dalla HPD-Honda di Brown, Van Overbeek e Brabham, trasparenti ai fini del punteggio in quanto non prendono parte all'intero campionato. Secondi invece, Sharp/Dalziel/Gonzales con la HPD ARX 03b-Honda Extreme Speed.

Più movimentata la competizione nella classe GTE Pro. Il primo colpo di scena è avvenuto al giro iniziale, quando il leader del campionato Gianmaria Bruni ha dovuto abbandonare per l'incidente al via sopra descritt. Per Bruni si è trattato del primo ritiro dopo ventuno risultati utili consecutivi nel WEC. La corsa sembrava volgere a favore dell'Aston Martin dei poleman Turner e Mucke, dominatori per gran parte della gara fino a quando, durante la quinta ora, una noia al propulsore li ha messi fuorigioco. A beneficiarne Mackowiecki e Pilet, i quali hanno ereditato la prima piazza dopo aver esercitato a lungo una certa pressione nei confronti dell'Aston Martin di testa.

I due francesi di casa Porsche hanno preceduto sotto la bandiera a scacchi la 991 RSR gemella di Bergmeister-Lietz e la Ferrari 458 dell'AF Corse condotta da Rigon e Calado. L'Aston Martin può consolarsi con la doppietta messa a segno nella classe GTE Am dove, ancora una volta, Lamy, Dalla Lana e Nygaard si sono imposti davanti all'altra Vantage V8 di Poulsen, Hansson, Stanaway.

Domenica 2 novembre, gara

1 - Davidson/Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 188 giri 6.01'15''319
2 - Wurz/Sarrazin/Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 1'12''564
3 - Dumas/Jani/Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 1 giro
4 - Fassler/Lotterer/Treluyer (Audi R18 e-tron quattro) - Audi - 1 giro
5 - Di Grassi/Duval/Kristensen (Audi R18 e-tron quattro) - Audi - 1 giro
6 - Bernhard/Webber/Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 2 giri
7 - Prost/Heidfeld/Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 8 giri
8 - Kraihamer/Belicchi/Leimer (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 8 giri
9 - Rusinov/Pla/Canal (Ligier JS P2-Nissan) - G Drive - 11 giri
10 - Sharp/Dalziel/Gonzales (HPD ARX 03b-Honda) - Extreme Speed - 14 giri
11 - Zlobin/Minassian/Mediani (Oreca 03-Nissan) - SMP - 14 giri
12 - Ladygin/Shaitar/Ladygin (Oreca 03-Nissan) - 14 giri
13 - Brown/Van Overbeek/Brabham (HPD ARX 03b-Honda) - Extreme Speed - 15 giri
14 - Auer/Kaffer (Lotus CLM P1/01) - Lotus - 17 giri
15 - Cheng/Tung/Patterson (Morgan-Judd) - OAK - 21 giri
16 - Pilet/Makowiecki (Porsche 991 RSR) - Manthey - 21 giri
17 - Bergmeister/Lietz (Porsche 991 RSR) - Manthey - 21 giri
18 - Rigon/Calado (Ferrari 458) - AF Corse - 22 giri
19 - MacDowall/O'Young/Rees (Aston Martin Vantage) - AMR - 22 giri
20 - Dalla Lana/Lamy/Nygaard (Aston Martin Vantage) - AMR - 23 giri
21 - Poulsen/H.Hansson/Stanaway (Aston Martin Vantage) - AMR - 23 giri
22 - Roda/Ruberti/Cressoni (Ferrari 458) - 8 Star - 24 giri
23 - Perrodo/Collard/Vaxiviere (Porsche 911 GT3 RSR) - Prospeed - 25 giri
24 - Ried/Henzler/Al Qubaisi (Porsche 911 RSR) - Proton - 27 giri

Giro più veloce: Sebastien Buemi 1'48''694

Ritirati
133° giro - Turner/Mucke
1° giro - Howson/Bradley/Imperatori
1° giro - Bruni/Vilander

Il campionato

LMP1
1. Davidson e Buemi 147; 2. Lotterer, Treluyer e Fassler 105; 3. Lapierre 96; 4. Di Grassi e Kristensen 92; 5. Wurz e Sarrazzin 79; 6. Lieb, Jani e Dumas 73; 7. Nakajima 71; 8. Duval 56.

LMP2
1. Zlobin 128; 2. Canal, Pla e Rusinov 120; 3. A. Ladygin 92; 4. Howson e Bradley 80; 5. Mediani e Minassian 78; 6. Salo 50; 7. Matsuda 43; 8. K. Ladygin e Shaitar 42; 8. Imperatori 37.

GTE Pro
1. Bruni e Vilander 131; 2. Makowiecki 106,5; 3. Lietz 91; 4. Pilet 80,5; 4. Bergmeister 79; 5. Hansson e Poulse 66; 6. Rigon e Calado 64; 7. Holzer 63; 8. Turner e Mucke 57.

GTE Am
1. Hansson e Poulsen 154; 2. Nygaard, Dalla Lana e Lamy 123; 3. Thiim 100; 4. Ried e Al Qubaisi 97; 5. Bachler 87; Perez Companc, Cioci e Venturi 76.
LP Racing