Jacopo Rubino - Photo4Lance Stroll e Stoffel Vandoorne. Sono loro i due personaggi da scoprire sulla griglia della Formula 1, quelli che mancavano dodici mesi fa allo start del Gran Premio d'Australia. Uno alfiere Williams, uno alfiere McLaren, sono giunti nel Circus seguendo percorsi diversi: una scalata-lampo per il canadese, che soli tre anni fa esordiva nella F4 italiana vincendo subito il titolo, per poi passare nella F3 europea e salire sul trono 2016; tanta gavetta invece per il belga, protagonista in Formula Renault 2.0, Formula Renault 3.5 e quindi in GP2, sbaragliando la concorrenza nel 2015.
Stroll nei mesi scorsi si è preparato in modo scientifico, macinando migliaia chilometri con la vecchia FW36 in un programma di collaudi privati su varie piste del Mondiale. Un vero lusso per un rookie. La prima settimana di test collettivi a Barcellona è stata comunque impegnativa, con due errori che hanno rallentato il programma della squadra, attirando critiche e pressione. Per fortuna le cose sembrano aver preso una buona piega nelle giornate conclusive, permettendo di guardare alla trasferta di Melbourne con maggiore serenità.
"Sono davvero emozionato, sarà un'esperienza importante trattandosi del mio primo Gran Premio. Correrò su un nuovo circuito e non sono mai stato in Australia, non vedo l'ora di cominciare", ha raccontato Lance. "Al simulatore ho capito che si tratta di un tracciato piuttosto insidioso, e in più è di tipo cittadino: le condizioni cambieranno molto durante il weekend, sarà una bella sfida".
La Williams sembra disporre al momento della quarta vettura del lotto, la più competitiva dietro alle solite Mercedes, Ferrari e Red Bull. Almeno con l'esperto Felipe Massa la zona punti sembra quindi alla portata, ma Lance non vuole fare proclami: "Prenderò ciò che viene, spingendo al massimo e cercando di godermi il fine settimana".
Per il collega Vandoorne, invece, non sarà un battesimo assoluto. Il suo primo GP è stato infatti quello del 2016 in Bahrain, chiamato per sostituire Fernando Alonso dopo lo spettacolare incidente con Esteban Gutierrez avvenuto proprio all'Albert Park. Una parentesi inserita all'interno dell'avventura nella Super Formula giapponese, vissuta con la soddisfazione di battere in qualifica Jenson Button e di andare subito a punti grazie al decimo posto. Un risultato che ha convinto tutti sulle potenzialità del talento fiammingo, già evidenti nelle serie addestrative. Ora, però, l'impegno a tempo pieno.
"La mia promozione a titolare è stata confermata a settembre, ci è voluto parecchio tempo per arrivare a questo weekend. È una grande sensazione sapere di cominciare la mia prima stagione completa in F1, un sogno per cui ho lavorato durante tutta la mia carriera", racconta orgoglioso Stoffel. "Mi sento pienamente pronto per questa sfida, in inverno mi sono preparato bene a livello fisico, e sono più che mai motivato a migliorare insieme al team".
Il precampionato è stato tuttavia in salita, a causa dei tanti problemi di affidabilità patiti dalla power unit Honda montata sulla MCL32. "A livello di prestazioni non voglio fissare obiettivi particolari, se non procedere a testa bassa, imparare dalla squadra e da Fernando, fare del mio meglio", afferma pragmaticamente Stoffel. "In McLaren ormai mi sento in famiglia e non sono nervoso. Sarà la mia prima volta in Australia e voglio godermi l'atmosfera, dopodiché stiamo a vedere come andrà".