24 Apr [20:10]
Tempo, aerodinamica e bumping
Le variabili per la Indy 500
Marco Cortesi
Chevrolet e Honda più vicine? Questo sembrerebbe il responso dell'Open Test dell'IndyCar a Indianapolis, ridotto a un giorno dalla pioggia caduta nel corso della seconda sessione. Dopo due anni difficili per il cravattino, in particolare per il team Penske, abituato normalmente ad essere sempre competitivo, Josef Newgarden ha comandato le operazioni in ogni circostanza, e anche il team ECR, finora in difficoltà inattese anche sugli anelli, ha lanciato sprazzi positivi. Non che in casa Honda si sia stati a guardare. Anzi, in particolare il team Andretti è noto per "nascondersi" fino al momento decisivo, mentre in Ganassi, la superiorità 2022 è stata talmente impressionante che difficilmente sarà persa in 12 mesi.
Tutti i protagonisti sono consapevoli del fatto che molto si deciderà nel weekend di gara, in particolare per le condizioni atmosferiche più miti di fine maggio e per il lavoro in più che si potrà fare durante le libere. Per quest'anno, sono molte le opzioni di configurazione aerodinamica offerte dalla categoria che vanno dai flap gurney sul diffusore, all'alettone, fino ai barge board. Trovare il giusto compromesso più velocemente possibile sarà importante per poi affinare le vetture preparandosi per le condizioni della qualifica e della gara. Una novità per tutti, sarà un profilo laterale sulle pance per dare più stabilità.
Per la qualifica, la novità sarà la presenza del "bumping": ci saranno 34 vetture e 33 posti, con la possibilità di lottare per l'ultimo posto con più tentativi. Da tempo era stata anticipata l'entry di RC Enerson che correrà col team Abel, squadra dell'Indy Lights. La partecipazione sarà una collaborazione tra le famiglie Abel e Enerson (proprietaria del telaio).
Variabili di preparazione, di configurazione, meteo e la presenza di più piloti rispetto ai posti disponibili potranno portare a sorprese, e per l'edizione numero 107, le attese sono molto alte.