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10 Giu [10:01]

Verso Le Mans
Ganassi stuzzica Alonso

E’ bastata una frase pronunciata da Fernando Alonso, “Vorrei vincere Indy 500 e Le Mans” per far scatenare Chip Ganassi. Il team manager americano, proprietario di una delle squadre più titolate dell’IndyCar e del progetto ufficiale Ford alla 24 ore, ha spalancato la porta all’asturiano: “Dategli il mio numero, la mia email ed il mio account Twitter” ha postato… “mi piacciono i vincenti”. E anche nella conferenza stampa di Baku, Alonso ha rimarcato che deciderà per un futuro diverso in caso nel 2017 continui a non divertirsi.



Sarebbe una sfida eccezionale: sono stati solo due i Campioni del Mondo di Formula 1 ad aver conquistato la Sarthe dopo aver vinto il mondiale. Phil Hill vinse tre volte in Francia, l’ultima delle quali l’anno successivo alla vittoria del titolo. L’americano, unico pilota nato negli USA ad aver vinto in Formula 1, rimase sempre fedele alla Ferrari anche per la 24 Ore: nel 1958 e nel 1961 vinse con le 250TR, mentre nel 1962 (video sopra), per l’appunto l’anno dopo il titolo in F.1, portò al trionfo la 330 TRI/LM Spider con Olivier Gendebien.

Graham Hill vinse invece nel 1972 su una Matra-Simca MS670 insieme ad Henry Pescarolo con 11 giri di vantaggio: fu una doppietta per la squadra francese. Naturalmente, Hill è l’unico pilota a cui sia mai riuscita la “Triple Crown” ovvero vincere Indy, Le Mans e GP di Monaco. Un risultato che, dei piloti tuttora in attività, potrebbe riuscire solo a Juan Pablo Montoya, al quale manca “solo” la classica francese.



Altri due piloti hanno poi vinto Le Mans prima dell’iride nella massima serie. Mike Hawthorn trionfò con la Jaguar nell’edizione 1955 dopo essere stato coinvolto (e nelle ricostruzioni moderne aver provocato, tagliando la pista per entrare ai box), il terribile schianto in cui morirono 84 persone sul rettilineo di partenza incluso il pilota Pierre Levegh. Jochen Rindt riuscì a prevalere nel 1965, anno del suo debutto a tempo pieno nel Mondiale. Riuscì a prevalere insieme a Masten Gregory e Ed Hugus.