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18 Ago [17:12]

Verso Spa - Marciello in Belgio
per riscattare un 2015 negativo

Massimo Costa

Esattamente un anno fa, Raffaele Marciello sul circuito di Spa aveva ottenuto la sua prima, e fino ad ora unica, vittoria in GP2. Un successo che aveva messo in luce il talento del pilota italiano del Ferrari Driver Academy, riscattando una annata non troppo positiva dopo la roboante conquista del FIA F.3 2013. A distanza di 12 mesi, le cose non sono per niente cambiate. Lasciata la Racing Engineering con la quale, a suo dire, non si era trovato bene, e sbarcato nel team Trident, Marciello questo fine settimana torna in Belgio con una posizione di classifica decisamente deficitaria.

Se nell'anno del debutto tutto poteva essergli perdonato (benché altri rookie come Stoffel Vandoorne veleggiassero nelle prime posizioni costantemente), ora le perplessità abbondano. Marciello è settimo in classifica generale con 58 punti, Vandoorne che guida il campionato ne conta 194. L'italiano in classifica è dietro ai debuttanti Sergey Sirotkin, Alex Lynn e Pierre Gasly; come migliori piazzamenti vanta due secondi posti nelle gare 2 (quelle meno significative) di Monaco e Silverstone. In qualifica il suo risultato più alto è stato un brillante secondo crono nel Principato, ma non ha sfruttato tale posizione in quanto in gara 1 ha terminato ottavo.

Errori, scelte strategiche non troppo condivisibili, assetti a volte non perfetti, hanno condizionato il 2015 di Marciello. Che doveva essere quello della consacrazione, invece nella sua prima parte è stato totalmente sotto le attese. Nel contempo, Raffaele ha avuto la grossa possibilità di guidare la Sauber nelle prove libere del venerdì dei GP di Malesia, Spagna e Gran Bretagna partecipando anche ai test di Spielberg sempre con la monoposto svizzera e a quelli precedenti di Montmelò con la Ferrari e nuovamente con la Sauber.

Proprio il team di Peter Sauber poteva rappresentare per Marciello la grande chance di salire in F.1 nel 2016 anche se i risultati della GP2 non stanno convincendo, ma la conferma di Mercus Ericsson e Felipe Nasr ha stoppato questa possibilità. Marciello ha quindi davanti a sè un malloppo di dieci gare (Spa, Monza, Sochi, Al Sakhir, Yas Marina) per ribaltare la situazione in GP2. Certo, pensare al titolo è impossibile, ma quanto meno tentare di raggiungere la seconda o la terza posizione è d'obbligo. E già questo weekend, in Belgio, Marciello potrà mostrare a tutti che il suo piede destro è ancora quello che tutti conosciamo.

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RS Racing