Marco Cortesi
Chip Ganassi e Roger Penske entrano come sempre da leader nella stagione 2024. Entrambe le squadre hanno un pilota di punta, rispettivamente Alex Palou e Josef Newgarden. Lo spagnolo è stato decisamente l'uomo del 2023, dominando il campionato come non si ricordava da tempo. Newgarden rimane uno dei nomi di punta di sempre della categoria, ora che ha anche conquistato la 500 Miglia di Indianapolis e vuole, ormai ben oltre i 30, tornare a lottare per il titolo.
La principale differenza tra le due squadre è però nel resto del gruppo. Penske ha Will Power e Scott McLaughlin. Power, 42 anni, è stato un po' discontinuo e comunque è avviato verso l'ultima parte della sua carriera, mentre McLaughlin, per quanto il potenziale sia riconosciuto da tutti, non è ancora "sbocciato" del tutto.
Situazione dinamica da Ganassi
Viceversa, Ganassi ha uno Scott Dixon che a fine anno 2023 è tornato iper competitivo, e ha anche investito su due giovani come Marcus Armstrong e soprattutto Linus Lundqvist. Lo svedese, plurititolato nelle categorie minori, al debutto lo scorso anno ha stupito tutti. C'è poi la quinta macchina di Kyffin Simpson. Il pilota delle Cayman arriva con poche aspettative da una stagione non tanto positiva in Indy Lights, ma ha vinto l'ELMS 2023 e potrebbe essere una sorpresa.
Diciamo che la situazione in Penske è molto meno dinamica, senza una vera alternativa a Newgarden a meno che McLaughlin faccia il salto di qualità. Nel caso non accadesse quest'anno, è pensabile che si inizi a guardare presto al mercato o a qualche "junior".
Favoriti anche con l'ibrido
Certo è che, quando arriveranno finalmente le power unit ibride, per quanto "poco ibride" Penske e Ganassi, avendo testato per primi la soluzione rispettivamente per Chevrolet e Honda, resteranno ancora i favoriti, a meno che non sbaglino qualcosa di grosso.