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1 Ott [10:53]

Verstappen super, Vettel quarto
E Hamilton allunga a più 34 punti

Massimo Costa - Photo 4

E adesso si fa ancora più dura. Come era prevedibile, Lewis Hamilton ha allungato in classifica generale su Sebastian Vettel portando il suo vantaggio a 34 punti con cinque Gran Premi da disputare. Per la Ferrari, l'impresa iridata appare ormai disperata nonostante la commovente rimonta del tedesco, da diciannovesimo a quarto. Hamilton si è dovuto arrendere a un grande Max Verstappen, pulito al via e nel sorpasso sull'inglese, e a una Red Bull-Renault sorprendentemente più veloce della Mercedes. Il telaio della RB13 ha fatto magnificamente il proprio lavoro sui curvoni veloci di Sepang e nella gestione delle gomme, ma anche il tanto criticato (dalla Red Bull) motore Renault ha fatto dignitosamente la sua parte spingendo forte quanto se non più della power unit Mercedes.

Verstappen raccoglie con merito il secondo successo della sua carriera in F.1 e lo fa in un anno decisamente turbolento tra rotture delle power unit ed errori. Verstappen ha costruito il successo nelle prime due secche curve dopo il via, quando ha resistito con classe all'attacco di Valtteri Bottas, partito come un razzo dalla terza fila. Domato il finlandese, Verstappen si è messo alle spalle di Hamilton che è apparso subito in difficoltà. Non era veloce come avrebbe potuto e voluto, forse lottando nel mandare e mantenere nella giusta finestra la temperatura delle gomme. Oppure, si è preferito non spremere il motore, che lavora da Spa e quindi il rischio di incorrere in guai (e penalità) è vivo. Ancora peggio è andata a Bottas la cui scelta fatta sabato di mantenere il nuovo pacchetto aerodinamico (che Lewis aveva bocciato tornando indietro dopo il terzo turno libero) si è rivelata fallimentare, come aveva dimostrato la qualifica.

Verstappen ha capito che Hamilton non sarebbe volato via come sempre e allora non ha perso tempo nell'attaccarlo. Al 3° giro gli ha preso la scia sul rettifilo di arrivo superandolo alla prima staccata. Hamilton lo ha lasciato fare, non ha minimamente reagito, concentrato nel pensare a portare in cascina più punti di Vettel. Verstappen ha poi allungato con facilità mentre il pilota Mercedes ha gestito con calma il secondo posto fino al traguardo.

La terza posizione è andata a Daniel Ricciardo, all'ottavo podio stagionale. All'inizio se l'è giocata con Bottas, ma nel duello ha perso il contatto con Verstappen-Hamilton. Il sorpasso, molto bello e agguerrito, sul finlandese della Mercedes è arrivato all'8° giro quando ormai Hamilton gli era a 4". Ricciardo non ha mai avuto lo spunto per cercare di raggiungere il leader del mondiale e nel finale ha reagito bene all'attacco di Vettel spegnendone gli ardori e il sogno di salire sul terzo gradino del podio.

Vettel ha compiuto una corsa a dir poco memorabile. Ha fatto tutto bene, sia nella prima parte con le gomme soft, sia nella seconda frazione del Gran Premio con le supersoft, montate esattamente a metà gara. Tanti sorpassi, puliti e decisi, fino alla rimonta finale su Ricciardo. Che purtroppo è stata spezzata, nella fase più delicata, da un comportamento poco sportivo di Fernando Alonso che alla prima curva, dopo aver fatto passare Ricciardo, ha chiuso senza motivo la porta a Vettel. Il quale ha dovuto impiegare un giro e mezzo per riprendere la scia dell'australiano, consumando ulteriormente le ormai sfiancate gomme. Ripreso Ricciardo, ci ha provato con una gran staccata, ma la risposta del pilota Red Bull è stata esemplare. Dopo di che, Vettel non ne aveva più.

Per la Ferrari, un weekend allucinante con la sola luce accesa da un Vettel eccezionale. E sì, perché Kimi Raikkonen, che doveva partire dalla prima fila, nel giro pre griglia ha sentito che qualcosa non andava nel motore. In griglia sono intervenuti i meccanici col risultato finale di spingere via la vettura per rintanarla nel garage, dove è rimasta. Raikkonen non è dunque neanche partito. E visto il passo tenuto da Vettel, non ci vuole un ingegnere nucleare per intuire che la Ferrari poteva raccogliere tranquillamente una doppietta, prima e seconda. Ma con i se... non si vincono i campionati. Raikkonen tra Singapore e Sepang non ha percorso più di 200 metri, Vettel ha raccolto appena 12 punti. E il tutto nel momento decisivo della stagione. Ciliegina sulla torta, dopo l'arrivo, nel giro di rientro, Vettel è stato disarcionato da un distratto Lance Stroll che lo ha mandato per aria. Sebastian ha chiesto un passaggio alla Sauber di Pascal Wehrlein per tornare ai box.

Per quanto riguarda gli altri, gara tosta di Sergio Perez, sesto con la Force India-Mercedes e ultimo a cambiare le gomme supersoft. Il messicano ha dimostrato una volta di più di essere veramente bravo nella gestione degli pneumatici. Notevole il settimo posto di Stoffel Vandoorne con la McLaren-Honda. Il belga nei primi giri si era portato addirittura in quinta posizione. D'accordo, ha concluso a 1 giro dal vincitore, ma i progressi della Honda appaiono evidenti. Vandoorne ha messo in ombra Fernando Alonso non solo in qualifica, ma anche in gara. Lo spagnolo ha concluso fuori dai punti rendendosi protagonista di un sorpasso al limite, sporco, su Kevin Magnussen e del poco serio comportamento ai danni di Vettel.

Gara dura, ma positiva per la Williams-Mercedes che ha piazzato Stroll in ottava posizione e Felipe Massa in nona. I due hanno anche duellato quando il brasiliano dopo il pit-stop si è ritrovato davanti al canadese, che prima della sosta lo precedeva. Di norma si chiama al box chi è davanti... ma Stroll si è poi ripreso la posizione. Però, quel duello è stato piuttosto sciocco dal punto di vista del team perché Vandoorne li ha passati entrambi. Ultimo punto disponibile per Esteban Ocon, al via toccatosi con Massa perché stretto da Perez alla seconda curva. Ocon è poi stato urtato da Carlos Sainz, fuori linea alla prima curva, mentre tentava di passarlo all'esterno. Il francese è finito in testacoda, ma è riuscito a ripartire dietro alle due Williams. Notevole la partenza di Magnussen che al 1° giro era decimo. La Haas a Sepang non era competitiva e il danese pian piano ha perso posizioni. Positivo il debutto di Pierre Gasly, quattordicesimo con la Toro Rosso, mentre Sainz si è dovuto ritirare per perdita di potenza del motore. Gara negativa per la Renault con Nico Hulkenberg e Jolyon Palmer in ritardo.

Domenica 1 ottobre 2017, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 56 giri 1.30'01"290
2 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 12"770
3 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 22"519
4 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 37"362
5 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 56"021
6 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1'18"630
7 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Honda) - 1 giro
8 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
9 - Felipe Massa (Williams-Mercedes) - 1 giro
10 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
11 - Fernando Alonso (McLaren-Honda) - 1 giro
12 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
13 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Renault) - 1 giro
15 - Jolyon Palmer (Renault) - 1 giro
16 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1 giro
17 - Pascal Wehrlein (Sauber-Ferrari) - 1 giro
18 - Marcus Ericsson (Sauber- Ferrari) - 1 giro

Giro più veloce: Sebastian Vettel 1'34"080

Ritirati
29° giro - Carlos Sainz
0 giri - Kimi Raikkonen

Il campionato piloti
1.Hamilton 281; 2.Vettel 247; 3.Bottas 222; 4.Ricciardo 177; 5.Raikkonen 138; 6.Verstappen 93; 7.Perez 76; 8.Ocon 57; 9.Sainz 48; 10.Hulkenberg 34; 11.Massa 33; 12.Stroll 32; 13.Grosjean 26; 14.Vandoorne 13; 15.Magnussen 11; 16.Alonso 10; 17.Palmer 8; 18.Wehrlein 5; 19.Kvyat 4.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 503; 2.Ferrari 385; 3.Red Bull-Renault 270; 4.Force India-Mercedes 133; 5.Williams-Mercedes 65; 6.Toro Rosso-Renault 52; 7.Renault 42; 8.Haas-Ferrari 37; 9.McLaren-Honda 23; 10.Sauber-Ferrari 5
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