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24 Nov [10:19]

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Massimo Csota - XPB Images

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel 2014 nel campionato europeo di Formula 3 dopo anni trascorsi nel karting in cui aveva vinto di tutto. Max Verstappen, cresciuto duramente a pane e motori dal padre Jos, ex pilota di F1 molto discusso per alcuni suoi comportamenti extra corse che lo hanno portato anche davanti ai tribunali olandesi per vicissitudini con la sua ex moglie e le successive compagne, nell’estate del 2014 era già nel taccuino di Mercedes e Red Bull.

Lo voleva Toto Wolff, per inserirlo nel programma Junior e farlo correre in Formula 2 nel 2015, ma Helmut Marko della Red Bull per strapparlo ai tedeschi ha osato di più: il debutto immediato in F1 con la Toro Rosso (oggi Racing Bulls), ovvero la seconda squadra con sede in Italia, a Faenza, del gruppo Red Bull. Non si poteva dire di no, e così il 17enne è entrato nel Mondiale F1 ottenendo subito risultati interessanti e vincendo il confronto con l’allora compagno di squadra, Carlos Sainz. Le sue prestazioni sempre più brillanti all’inizio del 2016, convinsero la Red Bull dopo appena quattro Gran Premi a promuoverlo nella prima squadra sacrificando Daniil Kvyat. E Verstappen cosa ha combinato? Alla prima gara con la Red Bull, a Barcellona, ha vinto.

Da qui, tutto è cominciato. Con una monoposto competitiva, Verstappen ha sempre fatto la differenza, bruciando tutti i compagni di squadra, da Daniel Ricciardo a Pierre Gasly, da Alexander Albon fino all’attuale Sergio Perez. Fortissimo dal punto di vista mentale, Verstappen oltre che per l’abilità indiscussa mostrata al volante, si è fatto notare per i suoi atteggiamenti definiti da bullo. Maleducato con i giornalisti, con i colleghi piloti, ne ha sempre avute per tutti anche quando non serviva. E in pista, è spesso stato scorretto con i rivali che gli capitavano a tiro, battaglie durissime anche col compagno Ricciardo, finite con incidenti evitabili.

Un modo di correre, e il team Red Bull in questo è stato fin troppo accondiscendente, che non sempre è finito sotto la lente dei commissari sportivi. Inizialmente gli concedevano di tutto, poi hanno rivisto le regole, come la frenata mentre cambiava traiettoria, pericolosa. Indimenticabile il duello del 2021 con Lewis Hamilton, in cui l’olandese è andato spesso oltre le righe. Alla fine di quella stagione, ha vinto il suo primo titolo iridato, ma annebbiato dalle scelte del direttore di gara della F1 Michael Masi, che all’ultimo giro dell’ultimo decisivo GP di Abu Dhabi, ha commesso errori fondamentali che hanno permesso a Verstappen di togliere dalle mani di Hamilton una vittoria certa. Per inciso, Masi dopo poche settimane è stato rimosso dalla FIA.

Pian piano, Verstappen ha capito che poteva dominare anche senza essere scorretto, senza andare oltre il limite, e con una Red Bull spaziale come quella del 2022 e 2023 progettata da Adrian Newey, ha vinto tutto e di più. Quest’anno ha cominciato firmando sette delle prime dieci corse, poi la Red Bull ha perso competitività, guarda caso proprio nel momento in cui Newey ha lasciato il team. Verstappen ha fatto il possibile, e oltre, per mantenere la testa della classifica di campionato e quando Lando Norris ha cominciato ad avvicinarsi minacciosamente con una McLaren sempre più forte, Max ha ricominciato a guidare sporco nei duelli ravvicinati proprio con l’inglese della McLaren.

Un comportamento criticato da tutti, con Norris che aveva dichiarato apertamente che l’amicizia che li legava da anni, sarebbe finita. Poi, si sono parlati, tutto si è appianato. Verstappen dopo 10 gare a secco di vittorie, si è ripreso con forza il primo posto nel bagnatissimo GP di San Paolo, recuperando da 15esimo a primo a suon di sorpassi. Una prima pietra pesante verso il quarto titolo, consacrato a Las Vegas.

Verstappen vive per le corse. E’ cresciuto con un padre olandese pilota di F1, una madre belga, Sophie Kumpen, che a sua volta era pilota molto apprezzata nella metà degli anni Novanta. Dopo il divorzio dei genitori, Max è cresciuto con la madre e la sorella Victoria Jane, ma era Jos a portarlo sui campi di gara del karting dove, ormai è storia, era durissimo con lui. Non si hanno notizie mondane su Max, i quattro mondiali non lo hanno cambiato particolarmente.

Trascorre ore e ore davanti al computer partecipando a gare online di ogni tipo, facendo anche tardi la notte dei weekend F1 per rincorrere la sua passione. Da qualche anno ha una compagna, di 8 anni più grande di lui, Kelly Piquet. Pure lei cresciuta in mezzo ai motori essendo la figlia del tre volte campione del mondo Nelson ed avendo avuto un figlio da Kvyat. Sì, proprio il pilota russo che nel 2015 ha perso il sedile in Red Bull per far posto a Verstappen. Max e Kelly vivono a Monte Carlo. Il conto in banca di Verstappen è di quelli da… Forbes. Nel 2023 ha guadagnato, tra ingaggio e premi, 70 milioni di dollari che lo pongono tra gli sportivi più pagati al mondo.

A oggi, Verstappen ha disputato 207 Gran Premi vincendone 62 e conquistando 40 pole. In totale, è salito sul podio 111 volte, è partito dalla prima fila in 72 gare siglando 33 giri più veloce in gara. Con i quattro mondiali raggiunge Alain Prost e Sebastian Vettel. Curiosamente, anche il tedesco li ha vinti in maniera consecutiva e tutti con la Red Bull.


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