Da Montmelò - Mattia Tremolada - XPB ImagesFernando Alonso si è presentato a Montmelò senza peli sulla lingua e nelle interviste pre-gara non ha risparmiato nessuno, dando risposte piccate che hanno attirato l’attenzione sul pilota di Oviedo, l’unico spagnolo in grado di vincere sul suolo di casa, grazie a una vittoria a Valencia e due proprio a Montmelò. Da Lewis Hamilton a Niels Wittich, direttore di gara dei primi quattro appuntamenti della stagione, Alonso si è lasciato andare senza freni.
Già nella giornata di giovedì il due volte campione del mondo ha catturato l’attenzione, commentando così ai microfoni della BBC l’avvio di stagione dell’ex compagno di squadra Hamilton: “A volte hai una buona macchina, a volte non è così buona e hai bisogno di progressi per tornare competitivo. Lewis sta guidando bene come nelle stagioni precedenti. Stava dominando e battendo tutti i record e ora è un secondo dietro agli altri. Benvenuto nel mio mondo Lewis…”
“Questa è la Formula 1, è uno sport di squadra anche se tendiamo a dimenticarlo, soprattutto quando abbiamo successo - ha proseguito Alonso, aggiungendo - Hamilton si merita tutto ciò che ha ottenuto in passato, ma questa stagione è un buon promemoria del fatto che in tutti quei record e numeri c’è una parte importante, ovvero la macchina”.
Interrogato invece sull’esito del recente GP di Miami nel corso della conferenza stampa pre-gara di stamane, Alonso è stato molto onesto e brutale, condannando senza mezzi termini l’operato del direttore di gara Wittich. “Non sono affatto contento di quanto successo a Miami - ha commentato riferendosi alla seconda penalità di 5”, comminatagli per aver tratto vantaggio dal taglio di una chicane - Credo che i commissari non siano stati per niente professionali. Mi hanno penalizzato senza chiedere alcuna prova, rovinando la mia gara. È qualcosa che non dovrebbe succedere in Formula 1”.
“Sono contento che qui a Montmelò ci sia Eduardo Freitas (che farà il proprio debutto in veste di direttore di gara di Formula 1, ndr) che è molto più competente ed esperto, grazie ai suoi trascorsi nel WEC. Credo che la precedente direzione gara non abbia invece la necessaria competenza, come dimostra anche il fatto che non abbiano cambiato le barriere nel punto in cui hanno sbattuto Carlos Sainz ed Esteban Ocon. Siamo noi piloti a guidare e stare in pista, quindi se sentiamo di aver bisogno di qualcosa dovremmo essere ascoltati”.
Più pacato è invece stato lo stesso Ocon, che stamane ha spiegato: “Nella giornata di ieri ho parlato oltre un’ora con il direttore di gara. Insieme abbiamo analizzato la traiettoria dell’incidente di Miami, comparandolo anche con quello di Carlos. Tutto è stato annotato in modo da poter prendere provvedimenti in vista del 2023”.