Jacopo Rubino - Photo4Anche il Gran Premio del Messico è destinato a rimanere nel calendario di Formula 1: è atteso per domani l'annuncio del rinnovo (triennale) con Liberty Media, ma già nella giornata di oggi gli organizzatori e Claudia Sheinbaum, sindaco di Città del Messico, hanno diffuso messaggi che non lasciano spazio a equivoci.
"La F1 resta a Città del Messico, il presidente della FIA sarà qui domani per la firma. È una bella notizia per la città, porta turisti, guadagni, ed è positivo anche per il paese", ha commentato la Sheinbaum in un video su Twitter , aggiungendo: "Voglio sottolineare che il merito va ad un gruppo di imprenditori, perché questa volta non sarà usato denaro pubblico".
A mettere a rischio la gara all'autodromo "Hermanos Rodriguez", infatti, è stato il
taglio dei finanziamenti del governo centrale dopo l'edizione del prossimo 27 ottobre. Il nuovo presidente Andrés Manuel López Obrador, che si è insediato nel 2018, aveva subito annunciato una profonda revisione delle spese e ha dato priorità al progetto del Tren Maya, la linea ferroviaria che unirà le principali mete archeologiche, culturali e turistiche messicane.
Sarà ovviamente felice Sergio Perez, la cui presenza in griglia è stata determinante per riportare dal 2015 la categoria regina nello stato centroamericano, dove mancava dal 1992. Il pilota della Racing Point ha più volte invocato il salvataggio dell'evento di casa, anche nei momenti più impegnativi.
È ormai praticamente certa una stagione 2020 da 22 round, con la sola Germania a venire esclusa dal giro di trattative con Liberty Media: degli altri GP in scadenza a fine 2019, la
Gran Bretagna è già stata confermata lo scorso luglio, mentre per Italia e Spagna manca soltanto la comunicazione ufficiale.