7 Ago [16:30]
Leclerc, troppa frenesia nelle
ultime 2 gare? La lezione di Vettel
Massimo Costa - Photo 4
Charles Leclerc è finito al centro delle critiche in queste ultime settimane. Normale, si dirà, quando si corre per la Ferrari, per un top team, e alcuni risultati che il giovane monegasco poteva ottenere, sono sfumati per suoi errori. A cosa ci riferiamo?
Alla qualifica di Baku, dove è finito contro le protezioni giocandosi una probabile prima fila, se non la pole. Alla gara di Hockenheim, durante la quale è uscito di pista in condizioni di pista bagnata, in un punto del tracciato delicato, quando senza motivo stava spingendo anziché preservare, come ha fatto saggiamente Sebastian Vettel. E anche in questo caso, un possibile grande risultato è svanito contro le barriere.
E poi, a Budapest. Non tanto per il testacoda in Q1, comunque grave, ma per la condotta durante il Gran Premio. Inizialmente, con quel contatto con Valtteri Bottas nel corso del 1° giro e che solo la fortuna non lo ha portato ai box con una gomma a terra. Un urto che ha danneggiato la corsa del finlandese e che poteva essere evitato con maggiore attenzione. Poi, Leclerc ha dovuto fare i conti con il degrado delle sue gomme venendo passato in tromba da Sebastian Vettel al penultimo giro nonostante una sciocca manovra intimidatoria alla staccata della prima curva.
Particolare da leggere con attenzione: Vettel aveva gomme soft montate al 39° giro eppure, nonostante tale mescola sia soggetta a maggiore degrado, è riuscito a farla funzionare al meglio fino alla tornata 70: ben 31 giri. Leclerc al 27° passaggio ha messo pneumatici hard, esattamente quattro giri prima di Lewis Hamilton. Nonostante ciò, il ferrarista ha dovuto alzare il passo ben prima del britannico della Mercedes, che pur viaggiava molto più veloce, e non è stato in grado di tenere il terzo posto da un Vettel che arrivava alle sue spalle con le soft.
Leclerc ha ammesso: "Mi è mancato il ritmo sia al termine del primo stint sia nel finale della corsa a causa del degrado delle gomme. Da qualche gara faccio fatica nelle parti conclusive delle gomme, probabilmente devo migliorare la mia guida per cercare di risparmiare al meglio le Pirelli". Una presa di coscienza importante e che sicuramente darà i suoi frutti dopo la doppia lezione (Hockenheim e Budapest) impartita, una volta tanto non caduto nella trappola degli errori, da Vettel.
Alcuni hanno paragonato questi sbagli (comprensibili per un pilota al secondo anno di F1) a quelli di Max Verstappen. Va detto, però, che l'olandese di errori ne ha commessi molti di più e mancando spesso di rispetto ai suoi avversari, ma a discolpa del pilota Red Bull va aggiunto che in F1 ci è arrivato direttamente dalla F3 e con un solo anno di gare in monoposto. Mentre Leclerc ha debuttato nel Mondiale lo scorso anno dopo aver partecipato a quattro stagioni di campionati minori, correndo in F.Renault, FIA F3, GP3 e F2.