26 Ago [16:45]
Anteprima Spa - La Haas non si
adatta alle gomme, alta tensione
Massimo Costa
Cosa non sta funzionando nel team Haas-Ferrari. Come si può passare in pochi mesi dall'essere i pretendenti dell'ambito quarto posto nella classifica costruttori 2018 a squadra che è crollata in nona posizione e non si vede come possa migliorare? Il 2019, doveva essere la stagione di un ulteriore passo in avanti: ottava nel mondiale costruttori nel 2016 e 2017, lo scorso anno si era piazzata quinta. Serviva dunque una riconferma a quei livelli e l’intenzione era quella di attaccare la quarta posizione alle spalle degli inarrivabili Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Ma dopo un buon avvio a Melbourne con le VF-19 in sesta e settima posizione sulla griglia di partenza, e il settimo posto in gara di Kevin Magnussen, la Haas ha cominciato a procedere a singhiozzo. Gli sviluppi non hanno fatto alcuna differenza tanto che Romain Grosjean ha richiesto in alcune occasioni la vettura stile Melbourne, ovvero della prima gara dell’anno. Fatto alquanto singolare. La VF-19 non si adatta alle gomme Pirelli 2019 e difatti il team principal Gunther Steiner si è lamentato in più di una occasione contro il costruttore italiano.
Polemiche che lasciano il tempo che trovano, il vero problema non è certo nelle Pirelli, ma in una vettura evidentemente nata male e che non aiuta Grosjean e Magnussen a mantenere la temperatura degli pneumatici nella fatidica finestra di utilizzo. Basta un nulla, che le Pirelli si “raffreddano” provocando sottosterzo o sovrasterzo con tutte le ovvie conseguenze. Una situazione di grande tensione che è sfociata anche in polemiche tra gli stessi piloti, entrati più volte in contatto, oppure con Magnussen che ha criticato il lavoro del team in diretta radio durante il GP del Canada.
La tensione è alta e non è servito a molto la bella settima posizione di Grosjean e la ottava di Magnussen a Hockenheim perché in Ungheria si è tornati al punto di partenza. Il sogno di attaccare la quarta posizione nella graduatoria riservata ai costruttori è svanito. Al momento la Haas è nona con 26 punti, 56 in meno della McLaren che occupa tale ambita poltrona. Come uscirne? Intanto, trovando un po’ di serenità e smettendola di lanciare accuse a destra e a sinistra. Poi, vivere gara per gara il momento con il direttore tecnico Rob Taylor che dovrà far tesoro di questa annata in vista della prossima. Un fatto è certo: la posizione di Grosjean per il 2020 è a rischio e anche quella di Magnussen, che inizialmente pareva inattaccabile, non è più così certa.