16 Giu [15:01]
Baku - I piloti scoprono la pista
Antonio Caruccio - Photo 4
Baku è un nuovo circuito, e c’è grande attesa di vedere domani in pista le monoposto per la prima volta, tra i lunghi e veloci rettifili e la parte guidata della città vecchia. Non tutti i piloti però hanno idee comuni al riguardo. “Non capisco questa frenesia”, dice Sebastian Vettel, che vuole prendersi il tempo di completare le prove libere prima di dare un’impressione finale. A sorpresa invece, Nico Hulkenberg, dice di non aver avuto la possibilità di girare col simulatore: “Arrivare su una pista nuova è sempre un’incognita. Per le squadre che già avevano avuto modo di lavorare al simulatore, quella di domani sarà una prova di dati teorici. Noi invece non abbiamo un simulatore, quindi partiremo da zero. Nelle ultime due gare siamo andati sempre a punti, e con l’evoluzione arrivata a Barcellona penso possiamo continuare su questo trend. Ci vorrà una decina di giri prima di arrivare ad un buon livello di confidenza col circuito”. Più spavaldo Fernando Alonso, che come Hulkenberg non ha provato al simulatore: “In un paio di giri sapremo quale sarà il nostro limite”. Rilancia Vettel: “Se per lui ci vogliono due giri, io ce ne metto uno”, ridacchia il tedesco.
Interessante invece approfondire quanto i piloti hanno lavorato al simulatore prima di questa corsa. Rio Haryanto ha ingenuamente scoperto le carte, dichiarando di aver effettuato un’ottantina di giri, costringendo anche gli altri a mantenersi su dati di questo genere. Una settantina quelli dichiarati da Carlos Sainz, come per Valtteri Bottas, mentre solo una cinquantina quelli di Vettel. Il tempo sul giro stimato è quello del minuto e cinquanta. Il finlandese della Williams ha comunque trovato nuova linfa dopo il podio di Montreal: “Sicuramente è stata una buona iniezione di fiducia, ma non mi accontento, voglio vincere. Penso che le prossime tre piste, oltre a Baku, si addicano alla nostra vettura e quindi speriamo di ripeterci”. Proprio sul circuito di Spielberg, quando si tornerà nell’Europa continentale e geografica, la Williams ottenne due anni fa la pole position cogliendo tutti, Mercedes compresa, di sorpresa.
Piccoli passi in avanti cercherà di farli anche Haryanto, la cui permanenza in Formula 1 è ormai messa in discussione da qualche settimana: “In qualifica ho battuto tre volte il mio compagno di squadra, che è considerato un ottimo riferimento. Ma voglio migliorare per me e per il team, non solo per battere Pascal. La popolarità in Indonesia sta crescendo, la televisione nazionale trasmette le gare, e questo è positivo”.