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14 Set [19:58]

Budapest, gara: Ragues-Panciatici, poi il nulla

Da Budapest - Filippo Zanier

Prima vittoria per l'Alpine Signatech nel quarto round dell'European Le Mans Series all'Hungaroring. Sul circuito magiaro, la vettura transalpina guidata da Pierre Ragues e Nelson Panciatici ha letteralmente dominato la gara grazie a un passo superiore rispetto alla concorrenza e a una giusta scelta di gomme a inizio corsa, quando la pista umida in assenza di pioggia aveva lasciato i team con il dubbio se fosse più corretto montare gomme intermedie o full wet. In casa Signatech si è puntato su pneumatici da bagnato, così come hanno fatto Jota Sport e Murphy Prototypes, non a caso le prime tre vetture al traguardo.

A fare il resto ci ha pensato Ragues, autore di una performance magistrale che lo ha visto necessitare di meno di venti tornate per mettere un giro pieno tra sè e il primo dei rivali, un vantaggio che ha permesso al duo d'oltralpe di affrontare il resto della gara senza patemi. Solo il team Murphy ha provato seriamente ad opporsi al dominio della A450 motorizzata Nissan, ma il talento e l'aggressività di Brendon Hartley non sono stati sufficienti a recuperare l'enorme svantaggio accumulato da un Jonathan Hirschi, che come era già accaduto a Zeltweg non è sembrato all'altezza della situazione.

Il pilota neozelandese ha dato tutto nel suo stint, girando a tratti anche 4-5 secondi più rapido di un Panciatici che si limitava a controllare, ma il suo sforzo è servito solo a ridurre il gap con la testa dalla gara da un giro abbondante a "soli" 38 secondi. Sull'ultimo gradino del podio ha chiuso la Zytek Jota di Simon Dolan e Oliver Turvey: attardati da un inizio al rallentatore, gli inglesi hanno anche dovuto ingoiare la sfortuna di una foratura che in pratica è costata loro un giro, escludendoli anche dalla lotta per il secondo posto.

Buona quarta piazza, specialmente considerando che il team è solo alla seconda gara con una LMP2, per l'Oreca-Nissan della SMP su cui si sono alternati Maurizio Mediani e Sergey Zlobin. Anche il team russo ha azzeccato la scelta delle gomme, ma un ottimo primo stint da parte del pilota italiano e una prestazione di buon livello da parte di Zlobin hanno consentito alla barchetta bianco-rosso-blu di chiudere davanti alla Morgan di Klien-Gachnang e alla Oreca del team TDS by Thiriet, che si era presentata in Ungheria in testa al campionato. A Pierre Thiriet e Mathias Beche, vincitori a Imola e Zeltweg, questa volta la sfortuna ha presentato il conto, costringendoli a due soste: la prima per un contatto con Ayari giratosi al primo giro davanti a Thiriet (cofano danneggiato e cinque giri persi), poi una errata scelta di gomme. Ora Thiriet guida ancora la classifica, ma è stato raggiunto a quota 73 punti da Panciatici e Ragues.

In Classe GTE il successo è andato alla Porsche del team Proton affidata a Nick Tandy, Christian Ried e Klaus Bachler, dopo che nella prima fase di gara era stato Jean-Karl Vernay a dominare la categoria spingendo la Porsche 997 del team IMSA-Matmut fino al quinto posto assoluto. Nella foga, però, il pilota francese ha effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle che è costato al team uno stop and go di un minuto. Questo ha lasciato via libera alla Porsche della Proton, che ha preceduto le due Ferrari di Mowlem-Griffin, sempre più leader di classe, e di Leo-Cioci-Perazzini, bravi a recuperare dalle retrovie dopo il testacoda di Federico nelle qualifiche del mattino.

Problemi tecnici invece, per la Ferrari 458 del team JMW guidata da Andrea Bertolini e Joel Camathias, ritirata dopo 68 giri di gara.
Tra le GT3 dominio del team SMP, che per la terza volta consecutiva ha messo la Ferrari 458 di Babini-Shaitar-Ladygin davanti a tutti con una prestazione da sottolineare, visto che il team ha dovuto risalire la classifica dopo una scelta di pneumatici infelice che li ha visti partire con le slick per marcare la Ferrari AF Corse di Casé-Rizzoli-Gai, alla fine terzi al traguardo. Seconda piazza per l’altra Ferrari SMP di Persiani-Markozov-Frolov, al comando nella fase centrale di gara. Si è fatta notare, al debutto, anche la Ferrari 458 della Easy Race, protagonista di un ottimo inizio di gara con Tommaso Rocca.

Sabato 14 settembre 2013, gara

1 - Ragues-Panciatici (Alpine-Nissan) - Signatech - 99 giri in 3.01'18"622
2 - Hartley-Hirschi (Oreca-Nissan) - Murphy - 38"268
3 - Dolan-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 1 giro
4 - Mediani-Zlobin (Oreca-Nissan) - SMP - 3 giri
5 - Gachnang-Klien (Morgan-Judd) - Morand - 4 giri
6 - Thiriet-Beche (Oreca-Nissan) - Thiriet by TDS - 5 giri
7 - Ried-Bachler-Tandy (Porsche 997) - Proton - 6 giri
8 - Chatin-Hirsch (Formula Le Mans Oreca) - Endurance Challenge - 6 giri
9 - Mowlem-Griffin (Ferrari 458) - RAM - 7 giri
10 - Perazzini-Cioci-Leo (Ferrari 458) - AF Corse - 7 giri
11 - Perrodo-Collard (Porsche 997) - Prospeed - 8 giri
12 - Milesi-Vernay (Porsche 997) - IMSA - 8 giri
13 - Jeannette-Montecalvo (Ferrari 458) - RAM - 8 giri
14 - Babini-Shaitar-Ladygin (Ferrari 458) - SMP - 9 giri
15 - Markozov-Persiani-Frolov (Ferrari 458) - SMP - 9 giri
16 - Kapadia-Hartshorne-Al Mudhaf (Oreca-Nissan) - Boutsen Ginion - 9 giri
17 - Rizzoli-Gai-Casè (Ferrari 458) - AF Corse - 9 giri
18 - Mancini-Rocca-Romanini (Ferrari 458) - Easy Race - 11 giri
19 - Pons-Ayari (Formula Le Mans Oreca) - Endurance Challenge - 20 giri

Giro più veloce: Brendon Hartley (Oreca-Nissan) - 1'37"810

Non Classificati
20 - Millroy-Twyman-McCaig (BMW Z4) - Ecosse - 22 giri
21 - Mallegol-Bachelier-Blank (Ferrari 458) - AF Corse - 26 giri
22 - Bertolini-Camathias (Ferrari 458) - JMW - 31 giri
23 - Jones-Catsburg (Formula Le Mans Oreca) - Algarve - 41 giri

Ritirati
2° giro - Frey-Niederhauser
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