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17 Gen [2:46]

Dakar – Gli ordini della Mini fanno scalpore
Peterhansel pronto a passare in Peugeot?

Antonio Caruccio

Si torna a parlare di ordini di squadra nel motorsport. Dopo che la Formula 1 li aveva aboliti e poi reintrodotti, questa è la volta dei rally. Già in passato alcune piccole astuzie sono state utilizzate dalle squadre per non trovarsi, ad esempio, ad aprire la strada in una prova speciale, o più semplicemente per favorire un pilota che stesse lottando per il titolo rispetto ad un meno celebre compagno. Alla Dakar il polverone è stato oggi alzato da Stephane Peterhansel. Mr. Dakar ha infatti oggi dichiarato pubblicamente che gli è stato chiesto dal team di “mantenere le posizioni”, vale a dire di accontentarsi della medaglia d’argento in questo 2014, per permettere a Nani Roma di ottenere il suo primo successo in auto. Lo spagnolo la vinse in moto, proprio dieci anni fa, con KTM, prima di passare alle auto, dove ha da subito trovato come compagno Peterhansel in Mitsubishi, prima di spostarsi entrambi in Mini. Se fosse un gesto di cavalleria da parte del transalpino sarebbe molto bello, ma forse c’è sotto qualcosa d’altro…

Mini infatti vuole assicurarsi la vittoria di questo 2014, impresa a dir poco scontata dato che l’unico rivale dei tedeschi era Carlos Sainz, autoeliminatosi ieri, e che oggi ben quattro Mini sono nella classifica davanti a tutti. Perché quindi preferire Roma a Peterhansel? Perché il francese sembrerebbe non aver firmato il rinnovo di contratto, ed anzi avrebbe già tra le mani un accordo con Peugeot. La casa del Leone rampante è pronta a fare il suo ingresso nel Rally Raid più famoso al mondo già dal 2015,e prendersi Stephane, al quale potrebbe anche essere affiancato Sebastien Loeb, nove volte iridato rally, e prossimo a fare il suo debutto con Citroen nel WTCC.

La vittoria di Roma, che ha negato invece qualsiasi forma di ordine di squadra imposto dalla dirigenza, portando a sua prova i tempi di gara, sempre tiratissimi, regalerebbe alla Mini, che ha schierato quest’anno ben 11 equipaggi, la possibilità di presentarsi nuovamente al via con il numero 300, privilegio che spetta di diritto al vincitore dell’edizione precedente. Se questa sia realtà, o solo il frutto di una machiavellica interpretazione dei fatti lo scopriremo solo nei prossimi giorni per quanto riguarda l’esito della gara, mentre per l’annuncio di Peterhansel e Peugeot si dovrà pazientare qualche mese.
gdlracing