2 Giu [23:51]
Detroit - Gara 2
Dixon, la rivincita
Marco Cortesi
In gara 2 a Detroit, Scott Dixon si è fatto perdonare l’errore gratuito del sabato con un bel successo. Il pilota neozelandese, ha festeggiato nonostante l’errore del team Ganassi, che nella caution del primo giro l’aveva lasciato in pista con gomme morbide, soggette ad un rapido calo. A suo favore, un colpo di fortuna, dato che una tamponata di Sebastien Bourdais a Spencer Pigot ha portato in pista la safety nel momento migliore per lui: quando era appena entrato ai box.
Certo, non sarebbe riuscito a prendere la prima posizione senza la moria di protagonisti del giro 33. James Hinchcliffe, appena uscito dai box, ha tentato di tenere dietro Josef Newgarden e Alexander Rossi, che erano virtualmente primo e secondo. Rossi ha tentato di approfittare per passare entrambi, e Newgarden ha forzato troppo, andando in testacoda e innescando un triplice contatto.
Newgarden e Hinchcliffe si sono agganciati, mentre Rossi ha potuto continuare perdendo terreno. . Dixon, a quel punto, ha solo dovuto aspettare che le strategie si stabilizzassero. Nel finale, ha preceduto Ericsson che, in una strategia ancor più azzeccata, aveva sostituito le morbidissime gomme “rosse” al 2 ° giro. Nonostante una caution, ha tenuto in pugno la leadership grazie ai tanti secondi di push to pass risparmiati via via.
Oltre alla toccata del 33° giro, anche quella iniziale ha messo fuori gioco dei protagonisti: Simon Pagenaud, nel tentativo di rimontare, è andato leggermente lungo, colpendo Felix Rosenqvist e coinvolgendo anche Will Power. La gara dell’australiano è stata incredibile. Nonostante un problema al cambio riportato nella toccata, e un altro errore del team ai box, ha fatto “quadrare” la strategia e si è ritrovato terzo nel finale. Il guaio in scalata gli ha impedito di lottare per il successo, ma il podio è stato suo davanti a Ryan Hunter-Reay e Alexander Rossi.
Da segnalare nel finale un incidente per Rosenqvist, che ha rotto lo sterzo in una piccola strisciata, prima di finire in testacoda in curva 1.
Domenica 2 giugno 2019, gara
1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) – Ganassi - 70 giri
2 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) – SPM - 1"9419
3 - WIll Power (Dallara-Chevy) – Penske - 3"6570
4 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) – Andretti - 4"5238
5 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) – Andretti - 5"1877
6 - Marco Andretti (Dallara-Honda) – Andretti - 6"6330
7 - Graham Rahal (Dallara-Honda) – RLL - 7"1404
8 - Zach Veach (Dallara-Honda) – Andretti - 8"0411
9 - Sebastien Bourdais (Dallara-Honda) – Coyne - 8"7886
10 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) – Coyne - 9"4809
11 - Pato O'Ward (Dallara-Honda) – Carlin - 9"8997
12 - Colton Herta (Dallara-Honda) – HSR - 11"8528
13 - Takuma Sato (Dallara-Honda) – RLL - 13"5500
14 - Ed Jones (Dallara-Chevy) – ECR - 14"6489
15 - Max Chilton (Dallara-Chevy) – Carlin - 14"7810
16 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) – Ganassi - 6 giri
17 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) – Penske - 12 giri
Giro più veloce: Simon Pagenaud - 1'15"1096
Ritirati
53° giro - James Hinchcliffe
50° giro - Josef Newgarden
24° giro - Matheus Leist
14° giro - Spencer Pigot
1° giro - Tony Kanaan