Jacopo Rubino - XPB ImagesIl Bahrain ha praticamente il posto garantito, nel calendario 2020 di Formula 1, ma se dovesse ospitare due Gran Premi potrebbero essere impiegate versioni differenti della pista: quella classica, da 5411 metri, e il cosiddetto "Outer Circuit" da 3664, che potrebbe offrire qualcosa di davvero unico, con medie sul giro elevatissime. Forse non lontane da quelle da record di Monza.
"Fra le cose positive del Bahrain ci sono le tante configurazioni del tracciato, potremmo gareggiare su due percorsi differenti. C'è una specie di ovale che sarebbe emozionante, e tutte le varianti hanno l'omologazione di Grado 1 dalla FIA. È un'opzione che abbiamo fra le mani", ha confermato Ross Brawn, responsabile sportivo per Liberty Media.
La "specie di ovale" è appunto quello chiamato "Outer Circuit", basato sul perimetro esterno dell'impianto di Sakhir. Ha 10 curve (le prime tre e l'ultima condivise con il layout standard), un settore guidato abbastanza scorrevole e altri due lunghissimi rettilinei oltre a quello del traguardo. Per completare la distanza minima di una corsa, 305 km, servirebbero 83/84 giri.
L'idea, più praticabile dell'inversione del senso di marcia suggerita inizialmente per Silverstone, consentirebbe di mescolare le carte fra due eventi nella stessa sede. Ma bisognerà decidere con il giusto anticipo: "Ci vorrebbe molto lavoro per l'allestimento", ha ammesso Brawn, "ad esempio nel preparare il servizio di cronometraggio. Serve tenerne conto".
Già nel 2010 il GP del Bahrain era stato disputato su una configurazione alternativa, la "Endurance" da 6299 metri: esperimento fallito, perché la parte aggiuntiva si rivelò troppo tortuosa per favorire i sorpassi e lo spettacolo. In ogni caso, almeno una tappa nel Paese mediorientale è pressoché certa, a dicembre: "Penso che Bahrain e Abu Dhabi saranno la conclusione del campionato", ha sottolineato Brawn.