3 Apr [16:10]
"Felice al 90 per cento, al 10 no",
ma per Mick Schumacher l'inizio è ok
Jacopo Rubino - XPB Images
Trent'anni fa il debutto di papà Michael si rivelò fulminante, con quel settimo posto in qualifica con la Jordan, a Spa, che diede subito la misura del suo talento. La prima gara in Formula 1 di Mick Schumacher, invece, non si può dire memorabile, ma il tedesco ha fatto in realtà un buon lavoro al volante della Haas. È l'inizio di un cammino, e i chilometri accumulati al volante della Haas sono stati molto utili. "Sono felice al 90 per cento e al 10 per cento no", ha raccontato.
Quella parte di insoddisfazione viene dal testacoda in curva 4 di cui è stato protagonista alla ripresa dalla safety-car, provocata dall'incidente del compagno Nikita Mazepin. È stata l'unica vera macchia del weekend per il campione in carica della F2, che ha però sottolineato: "Ho capito perché sia successo e questo è positivo". Dopo ha proseguito senza problemi fino al traguardo: concludere il Gran Premio del Bahrain era fondamentale, missione compiuta.
La marcia di Mick è stata forse un po' solitaria, dovendo guidare la vettura meno performante del lotto, come la Haas era apparsa sin dai test. "È un peccato non essere stato in mezzo al gruppo, per cercare almeno di rimanere vicino agli altri per qualche giro", ha ammesso il pupillo Ferrari. "Tuttavia, anche grazie alle bandiere blu, ho raggiunto Nicholas (Latifi, ndr), così ho potuto capire cosa succede seguendo un'altra monoposto da vicino e ho potuto usare il DRS". L'esperienza si costruisce anche su questi dettagli.
"In generale sento di aver imparato tanto", ha infatti confermato il nuovo Schumi, ed è ciò che pensa pure il team principal Gunther Steiner. Che, anzi, gli fa i complimenti: "Ha migliorato in ogni stint, è stato bravo e tranquillo, ha comunicato bene con la squadra. Al di là del testacoda, non ha sbagliato nulla. Gli ho consigliato di continuare in questo modo, perché presto saremo a un buon livello".
Il manager altoatesino vede questo Mondiale come un lungo apprendistato per i suoi due rookies, contando su una Haas più competitiva nel 2022. In ogni caso si direbbe che, viste le circostanze, il giovane Schumacher abbia cominciato con il piede giusto la sua avventura in F1.