18 Gen [16:48]
Ferrari, Hypercar possibile:
"Valuteremo il regolamento definitivo"
Jacopo Rubino
La Ferrari tiene viva la suggestiva ipotesi di un ingresso nella categoria Hypercar, che dal 2020 sostituirà l'attuale LMP1 ai vertici del Mondiale Endurance. A lasciare aperto uno spiraglio è Antonello Coletta, direttore delle Attività Sportive del Cavallino nelle quali cui confluisce, fra gli altri, il programma nelle corse GT. "Abbiamo partecipato con FIA e ACO alla discussione di questo regolamento, che va ancora affinato. Valuteremo quando sarà definitivo", ha confermato il manager romano alla Gazzetta dello Sport.
Realizzando una propria Hypercar, la Rossa potrebbe tornare a lottare per la vittoria assoluta, anche in quella 24 Ore di Le Mans dove l'ultimo dei nove trionfi risale addirittura al 1965. "Una prospettiva differente, ma siamo stati chiari con la FIA: corriamo nelle GT perché c'è un collegamento con la produzione". Proprio questo, però, è fra gli elementi che hanno portato al varo delle Hypercar, modelli che avranno una parentela diretta con i bolidi stradali ad altissime prestazioni, estetica compresa. Una questione tenuta in gran conto dai costruttori. Parlando della casa di Maranello, ipotizza la Gazzetta, l'erede de LaFerrari avrebbe tutti i requisiti per un impiego nel WEC.
L'intervista a Coletta tocca anche il presente, incentrato invece sulla 488. La campagna 2018-2019 nella classe GTE è stata fin qui in salita: "Ci restano Sebring, Spa e Le Mans, speriamo di chiudere bene anche se per il Mondiale è dura. Abbiamo vinto cinque titoli in sei stagioni, può capitare l'anno in cui non tutto fila liscio. Abbiamo faticato tanto a Spa e alla 24 Ore di Le Mans perché il Balance of Performance non era equo, poi grazie alla strategia abbiamo vinto a Silverstone. Al Fuji, dove eravamo in testa, è scoppiata una gomma e siamo rimasti coinvolti un incidente in fase di doppiaggio. A Shanghai, sotto l’acqua, abbiamo accusato problemi agli pneumatici".
A fine mese, intanto, ci sarà il primo impegno dell'anno con la 24 Ore di Daytona, apertura della serie americana IMSA. "Sarà dura imporsi nella GTLM perché avremo una macchina sola, seppure guidata da due iridati come James Calado e Alessandro Pier Guidi, e da Miguel Molina e Davide Rigon che nel 2017 contribuirono al titolo costruttori". Senza dimenticare la versione GT3 della 488, che gode di una media vittorie/partecipazioni "molto vicina al 50 per cento: su 406 gare disputate, ne ha conquistate 200".
"Tra tutte le GT, le nostre sono quelle che nascono già in configurazione racing. Poi noi siamo bravi a sviluppare il prodotto, che ha come pregi affidabilità e guidabilità. Tenendo conto che siamo rientrati in forze nelle gare GT nel 2006 e che abbiamo vinto molto già con 430 e 458, stiamo vivendo uno dei cicli più soddisfacenti di sempre di questa azienda", ha dichiarato Coletta. Il reparto Gran Turismo, sotto la riorganizzazione orchestrata dallo scomparso presidente Sergio Marchionne, è diventato inoltre capace di produrre tecnici promossi in Formula 1: su tutti Enrico Cardile, capo progettista. "Io credo che il travaso di competenze all'interno sia fondamentale. C'è stato sotto questo profilo un salto culturale in azienda, inoltre l’Endurance ha raggiunto un livello tale che chi arriva da questo mondo può fare bene pure in F1", ha affermato Coletta.