5 Lug [11:04]
Ferrari: in Austria fatto il massimo,
ma rinuncia al 3° posto nel Mondiale?
Jacopo Rubino
Quinto Carlos Sainz, ottavo Charles Leclerc, 14 punti totali: il bilancio Ferrari al Gran Premio d'Austria non è negativo e nemmeno esaltante. Semplicemente, "in linea con il potenziale su questa pista", come ha sintetizzato il team principal Mattia Binotto. La scuderia di Maranello, nella tappa-bis a Spielberg, ha deciso di sacrificare la qualifica tenendo entrambi i piloti fuori dalla Q3, così da avere libertà nella scelta delle mescole. La scelta alla fine ha aiutato, con Sainz partito su gomme hard e più competitivo nelle fasi conclusive: dopo aver avuto strada libera dal compagno, lo spagnolo all'ultimo giro è riuscito a piazzare il sorpasso su Daniel Ricciardo.
L'australiano è un diretto rivale per il Mondiale, in quanto alfiere McLaren, che davanti aveva però un Lando Norris sugli scudi, di nuovo a podio. Ora la squadra di Woking è salita a +19 in classifica, riagganciarla non sarà affatto semplice. "Ci saranno gare più favorevoli a noi e altre a loro. Il nostro obiettivo però non è il terzo posto fra i Costruttori, ma continuare a migliorare guardando a noi stessi", ha affermato Binotto. Parole che in realtà lasciano un po' perplessi, perché proprio il team principal della Rossa, a inizio stagione, indicava nel terzo posto l'obiettivo fissato. Perché fare dietrofront, smentendo se stesso? Forse matura la sensazione che sia troppo complicato da raggiungere.
Si sa che la SF21 non riceverà altri sviluppi, in nome del progetto 2022, e ora in Ferrari dovranno sperare soprattutto in tracciati amici per raccogliere qualcosa di più gustoso. Un po' come sono stati Montecarlo e Baku, tuttavia non sfruttati al massimo a dispetto delle due sorprendenti pole-position. Silverstone, la prossima trasferta in calendario, si preannuncia già molto ostica per la gestione dei pneumatici Pirelli, una delle debolezze della vettura del Cavallino.
Di certo il weekend austriaco ha confermato che la coperta tecnica è un po' corta. Il sabato "prudente" ha pagato, ma ha pure costretto Sainz e Leclerc a lottare a centro gruppo, con tutte le incognite che ne possono derivare. Ne sa qualcosa il monegasco, due volte accompagnato sulla ghiaia da Sergio Perez, vedendo compromesso il proprio recupero. Il messicano della Red Bull ha ricevuto una doppia penalità di 5" che se non altro ha consentito a Sainz di diventare quinto.
Entrambi i piloti, per la Ferrari, si confermano comunque una risorsa su cui fare affidamento. Più ragionatore Sainz, più aggressivo Leclerc che ha regalato momenti di spettacolo. Stavolta è andata meglio all'iberico, ma Binotto ha evidenziato: "Charles non ha esitato a cedere la posizione a Carlos, che aveva gomme più fresche e performanti. Questo ci ha consentito di massimizzare il risultato di squadra, ed è lo spirito giusto per continuare il nostro percorso di crescita". Che resta comunque lungo, probabilmente più di quanto sembrasse qualche settimana fa.