19 Dic [18:25]
Formula E veloce come la F1?
Todt: "Ci vorranno decenni"
Jacopo Rubino
La Formula E cresce e crescerà ancora, in prestazioni e interesse, ma la Formula 1 è destinata a mantenere saldo il ruolo di "serie regina" dell’automobilismo. E non seguirà certo a breve la strada della propulsione totalmente elettrica. A ribadirlo è stato Jean Todt, presidente della FIA che legifera su entrambi i campionati.
"Al momento non è possibile immaginare che la Formula E sostituisca la F1. Non esistono auto elettriche capaci di percorrere 300 chilometri (la distanza di un Gran Premio, ndr) alla velocità delle Formula 1. Ci vorranno decenni prima che possa accadere, se accadrà", ha affermato il francese. A titolo di esempio la gara di Montecarlo, la più lenta nel calendario del Circus, quest’anno è stata completata dal vincitore Lewis Hamilton a una media di circa 150 km/h, mentre l’ePrix di Ad Diriyah ha visto imporsi Alexander Sims a un ritmo di 96 orari.
"La F1 può essere pensata solo con un motore ibrido, è la scelta giusta. Il prossimo passo sarà capire se si possano utilizzare carburanti più ecologici", ha aggiunto Todt. Da qualche tempo, non a caso, si parla della futura introduzione di benzine sintetiche.
Le due categorie coprono quindi tecnologie differenti, per quanto vicine e tutto sommato complementari. La Mercedes, che da questa stagione è il primo costruttore ad essere impegnato su entrambi i fronti, per misurarsi in Formula E sfrutta le esperienze acquisite in questi anni di dominio in F1. L'ibrido, secondo il boss Chase Carey, per ora è anche il miglior compromesso nelle automobili che guidiamo tutti i giorni. "L'elettrico è parte della soluzione, ma ci sono degli ostacoli, ad esempio economici o con le batterie”.
"Credo che la Formula E ad oggi sia qualcosa di molto diverso, principalmente è una causa sociale, e una festa nelle città”, ha messo in chiaro alla CNN il manager americano, che non vede a rischio la supremazia della F1. “In F1 è importante che tutto sia speciale, combina tecnologia e sport, sconvolge i sensi. Abbiamo piloti incredibili che prendono incredibili rischi, che hanno un enorme talento. È davvero uno spettacolo. Non è solo un evento di due ore, ci sono tante cose che accadono. C'è una profondità, una complessità che lo rende unico, e per noi è importante sottolinearlo nei confronti di qualsiasi altro prodotto”.