Massimo Costa - XPB ImagesNon c'è stato soltanto Lando Norris a interpretare in maniera sbagliata gli ultimi giri, decisivi, del Gran Premio di Russia. La pioggia che è caduta a partire dal giro 46, non permetteva troppi se e troppi ma, nonostante i dubbi di alcune squadre. Se il pilota inglese della McLaren ha letteralmente disobbedito ai pur tiepidi consigli del suo ingegnere di pista, gettando in una pozzanghera l'enorme possibilità di successo che lo attendeva, anche in Ferrari Charles Leclerc ha atteso troppo per passare dalle slick alle rain. Si sa che quando inizia a piovere, proseguire con le slick non ha molto senso, anche se mancano pochi giri al traguardo. Tanto più che appariva chiaro dai monitor del meteo che l'intensità della pioggia sarebbe aumentata a breve.
Ecco il dialogo tra Leclerc e il team di MaranelloLeclerc: “Ragazzi, credo che dobbiamo fermarci”.
Ferrari: “Tre giri alla fine”.
Leclerc: “Dobbiamo fermarci. Altrimenti game over”.
Ferrari: “Ricevuto. Box. Ci aspettiamo che aumenti l’intensità. Quindi box a questo giro. Box”.
Leclerc: “Ricevuto”.
Leclerc: “Abbiamo perso tutto?”.
Ferrari: “No”.
Ferrari: “Se pensi di poter tenere la macchina in pista, è meglio stare fuori. Se no, rientra”.
Ferrari: “Box adesso, box!” (comunicazione arrivata praticamente all'ultima curva)
Leclerc: “No, se posso stare fuori **”
Ferrari: “Due giri alla fine”.
la pioggia aumenta d'intensità
Leclerc: “Aaaah non riesco a stare in pista, c’è un ca**o di diluvio”.
Ferrari: “Box adesso, box”.
Leclerc: “La nostra gara è finita”.
Appare evidente che l'indecisione di Leclerc abbia spiazzato il muretto box Ferrari. Che a sua volta si è lasciato ingolosire dalla possibilità di ottenere un risultato da podio anziché guardare alla semplice realtà: ovvero che stava piovendo sempre più.
Ignacio Rueda, lo stratega Ferrari, ha così spiegato quel che è accaduto nel finale del GP: "Leclerc era in una situazione in cui aveva appena cambiato le gomme, passando dalle dure alle medie. Le aveva montate da una decina di giri e stavano funzionando benissimo in condizioni di umido. Al giro 50 ci siamo trovati nel momento della decisione difficile. Le opzioni erano, pioggia che aumenta e podio alla portata se riusciamo a passare le due macchine davanti a noi o si fermano per il pit-stop. Oppure rientriamo per il cambio e ci ritroviamo al 7° o 8° posto. Ci siamo detti che secondo noi la pioggia sarebbe aumentata e che quindi restare in pista con le gomme slick sarebbe stato molto difficile. Ma se avessimo resistito per tre giri un grande risultato sarebbe stato alla portata. E così abbiamo deciso di restare in pista”.
Le ultime parole di Rueda appaiono alquanto bizzarre, uno stratega che tira i dadi e non segue la logica che imponeva il momento.