Jacopo Rubino - Photo4Kevin Magnussen e Romain Grosjean faranno bene a evitare i muretti, durante il weekend in Canda: la Haas è a corto di ricambi, specialmente dopo gli incidenti del pilota francese a Baku, quando era 6° in regime di safety-car, e Barcellona, in occasione della partenza. "La situazione con i pezzi di scorta è abbastanza negativa", ha avvertito il team principal Gunther Steiner. "E allo stesso tempo avevamo pianificato degli aggiornamenti, entrambe le cose insieme fanno sì che ci ritroviamo con poche componenti".
A Montreal, infatti, sulla VF-18 arriverà il primo "pacchetto" di sviluppi aerodinamici significativi, riguardanti ala anteriore, fondo e deviatori di flusso. "Abbiamo deciso di portarli qui per avere un po' più di tempo, siamo una piccola squadra e non possiamo reagire velocemente come quelle più grandi", ha ammesso il manager altoatesino.
La scuderia americana a Montecarlo ha vissuto il fine settimana più difficile del 2018, con Magnussen e Grosjean soltanto 13esimo e 15esimo al traguardo. Ma c'era un motivo in più: "Abbiamo dovuto rimuovere alcune parti dalla macchina per non perderle. Eravamo coscienti di non mettere nulla a rischio: sapevamo di avere meno carico aerodinamico, quindi conosciamo il motivo per cui non siamo stati veloci. Ed è un aspetto positivo".
Per il futuro, l'obiettivo della Haas è di riuscire a produrre aggiornamenti in modo più rapido. Servirà anche l'esperienza: "Il processo è lungo, con la ricerca aerodinamica, la verifica, le analisi strutturali... il periodo va dalle sei alle otto settimane, dobbiamo scendere di due", ha spiegato Steiner. "È qualcosa che viene con l'esperienza. La nostra vettura non è male, abbiamo soltanto bisogno di continuare a migliorarla".
Magnussen e Grosjean sono intanto fiduciosi per questo fine settimana. "Non vediamo l'ora di tornare al nostro solito livello e lottare per la zona punti", dice il danese, mentre il francese ribadisce: "Dovremmo avere una buona macchina per il Canada". Ma occhio alle barriere, appunto...