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14 Set [13:10]

Hamilton: «Red Bull e Ferrari favorite
ma noi siamo qui per attaccare al massimo»

Stefano Semeraro - Photo 4

Lewis Hamilton a Singapore è apparso gasato sia dal test eseguito sulla Project 1, la nuova supercar Mercedes («se me la mettono nel contratto sarebbe un bell'incentivo a restare in Mercedes», ha scherzato) sia dalla prospettiva di sfidare Ferrari e Red Bull su un circuito che si adatta più alle caratteristiche delle rivali che a quelle delle Mercedes.

«Le Red Bull sono sempre molto veloci a Singapore e anche le Ferrari dovrebbero avere in teoria una macchina più veloce della nostra. Con il budget che hai, devi scegliere se investire su circuiti come questo, che però non sono tanti, come ha fatto la Ferrari, oppure su una tipologia più diffusa, come abbiamo fatto noi. Vincere a Monza è stata comunque una grande iniezione di fiducia per tutti, e qui speriamo di riuscire a interpretare bene la macchina e le condizioni per dare il meglio. Cercheremo di concentrarci più su quello che possiamo fare noi che sugli altri, comunque siamo qui per attaccare al massimo e vincere».

Fondamentali saranno ovviamente le qualifiche di sabato: «Qui non si può superare o quasi, quindi la posizione in griglia sarà una delle chiavi del weekend». Gli hanno poi ricordato la gara che perse anni fa a Singapore quando partito dalla pole con la McLaren dovette ritirarsi. Era il periodo in cui stava trattando il passaggio alla Mercedes... «Ma quell'episodio non ebbe peso, allora eravamo molto forti con la McLaren, si tratto di sfortuna. Io ero già avanti con le trattative con la Mercedes, e convintissimo che fosse la scelta migliore, anche se non immaginavo che sarebbe andata così bene. La F.1 è come giocare a scacchi: devi fare le tue mosse cercando di avere tante opzioni e sperando che siano quelle giuste».

Sulla conferma di Bottas ha poi risposto molto freddamente: «Non cambia nulla per questa stagione, ha zero impatto su quello che devo fare io, credo anche su quello che deve fare lui. Magari a Valtteri farà piacere sapere di essere a posto per il 2018». Più affettuoso, almeno formalmente, con Alonso: «Quello che è successo alla McLaren spiace a tutti, spero che si riprendano e che Alonso, con chiunque corra l'anno prossimo sia in grado di battersi con i migliori perché abbiamo bisogno di grandi piloti e grandi team».

Infine, interrogato sulle sensazioni che si hanno a correre di notte, Hamilton ha lanciato una proposta semiseria: «Credo che correre di notte sia meglio nei paesi caldi, ma forse sarebbe bello farlo anche in qualche altro GP. Non ci ho pensato molto, ma si potrebbe decidere di correre ovunque un anno di giorno e uno di notte...».
RS Racing