Massimo Costa - XPB ImagesLGBT... Chissà se tutti i piloti di F1 sanno cosa significa questa sigla, magari qualcuno pensa sia un nuovo tipo di ammortizzatore... Già, pochi sono attenti a ciò che accade nel mondo, di certo non appartengono a questa categoria Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Le loro prese di posizione sui temi ambientali e climatici sono note, ancora di più il loro sostegno al movimento Black Lives Matter , ma a Budapest, i due campioni del mondo (undici titoli in due) hanno attaccato frontalmente le note posizioni anti LGBT del governo locale e del presidente Viktor Orban (della serie piccoli dittatori crescono).
Hamilton ha scritto sui propri social: "Voglio condividere il mio sostegno per le persone colpite dalla legge anti-Lgbt del governo. È inaccettabile, codardo e fuorviante per chi è al potere suggerire una legge del genere. Tutti meritano di avere la libertà di essere se stessi, non importa chi amano o come si identificano.
ll premier sovranista, in cerca di consensi per le elezioni del prossimo anno, chiamerà i cittadini ungheresi a esprimersi con un referendum sulla legge per lanciare la sfida a Bruxelles e contrastare la Commissione UE che sul provvedimento ha appena avviato una procedura di infrazione per discriminazione e violazione dei diritti delle persone LGBT.
Vettel ha invece dichiarato: "Trovo imbarazzante per un paese dell'Unione Europea votare leggi come questa. Ognuno è libero di fare quello che vuole e questo è il punto. È sulla falsariga del vivi e lascia vivere. Non sta a noi fare la legge, ma solo esprimere il sostegno a coloro che ne sono colpiti". Vettel si è presentato con scarpe e casco dove sono presenti i colori dell'arcobaleno, tanto invisi a Orban. Ricordiamo che agli europei di calcio, la UEFA aveva proibito allo stadio di Monaco di Baviera di colorarsi con l'arcobaleno. Per fortuna nel mondo del motorsport c'è qualcuno che sa guardare oltre ai cancelli del paddock esprimendo la propria opinione ed è certamente bello che lo facciano due campioni del mondo.