Massimo Costa - XPB ImagesDoveva essere il Charles Leclerc della Red Bull, la rivelazione del 2019 dopo la buona crescita avuta con la Toro Rosso nel 2018. Ma non è andata così. Pierre Gasly ha fallito nel passaggio al team maggiore Red Bull e su di lui si è abbattuta, l'estate scorsa, la scure di Helmut Marko e Christian Horner che lo hanno retrocesso in Toro Rosso affidando la sua vettura ad Alexander Albon. Un vero peccato quel che è capitato a Gasly, un giovane brillante, talentuoso, che nella sua carriera non aveva mai incontrato momenti di così grave difficoltà.
Ma il 24enne di Rouen non si è adattato alla guida della RB15. Fin dai test invernali, quando ha commesso errori inattesi. E non ha mai convinto. Dei dodici weekend dispuitati con la Red Bull , la miglior qualifica è stata un quinto posto a Silverstone mentre in gara non ha mai fatto meglio della quarta posizione, ottenuta sempre sul circuito britannico. Troppo poco, troppo lontano, costantemente, da Max Verstappen. La tensione ha fatto il resto, mettendo Gasly in una posizione veramente scomoda.
Il ritorno in Toro Rosso, dal GP del Belgio, lo ha però rigenerato riconsegnandoci il pilota brillante che conoscevamo. Sesto nella qualifica di San Paolo, il giorno dopo Gasly ha ottenuto un risultato a dir poco incredibile concludendo in seconda posizione, regalando al team il miglior risultato della storia dopo la vittoria di Sebastian Vettel a Monza nel lontano 2008 e ottenendo il suo primo podio in F1.
Gasly è però rimasto nel team di Faenza, ora divenuto Alpha Tauri. Tutto può accadere in casa Red Bull nel 2020, ma Pierre ora è tornato il ragazzo sereno che avevamo sempre visto. Il suo debutto in monoposto risale al 2011 quando ha subito conquistato la terza posizione nella Formula Academy francese. Il passaggio in F.Renault 2.0 lo ha segnato tra i protagonisti con R-Ace, ma il salto di qualità è avvenuto nel 2013 con Tech 1, con la conquista della Eurocup che gli ha aperto le porte del programma Junior Red Bull.
Salito direttamente in World Series Renault 3.5, Gasly col team Arden durante la stagione è cresciuto di gara in gara e pur non conquistando nessuna vittoria, ha conteso fino all'ultima prova il titolo a Carlos Sainz e Roberto Merhi. Un campionato tiratissimo quello del 2014 che lo ha visto concludere in seconda posizione. Nel 2015 ha corso in GP2 con DAMS, ma ha faticato più del previsto concludendo ottavo. Passato al team Prema nel 2016, Pierre ha vinto il titolo al termine di un bel duello con il compagno Antonio Giovinazzi.
Ci si attendeva di vederlo in F1 nel 2017, ma la Red Bull lo ha parcheggiato in Giappone, nella Super Formula. Nonostante circuiti sconosciuti, Gasly si è comportato benissimo risultando vice campione. L'ultima decisiva gara non si è disputata per maltempo e così il francese non ha potuto giocarsi tutte le carte. Poco male, perché nel frattempo, Marko lo aveva lanciato in F1 con la Toro Rosso per disputare gli ultimi cinque Gran Premi. Il resto è storia di oggi...