Massimo Costa - XPB ImagesUn altro giovane molto interessante e il cui futuro potrebbe essere brillante è Lando Norris. Il 20enne britannico ha conquistato tutti non solo per la simpatia che lo contraddistingue, ma anche per le eccellenti prestazioni sfornate nel corso della stagione 2019. Norris è un vincente totale e ha praticamente conquistato titoli in ogni categoria in cui si è cimentato. Soltanto Nico Hulkenberg e Robin Frijns, quest'ultimo incredibilmente rimasto fuori dalla F1, possono equipararsi a Lando per i titoli vinti nelle serie propedeutiche.
Avendo come manager Zak Brown, non poteva che finire in McLaren dove ha avuto una corsia preferenziale fin dai primi test sostenuti a Budapest nel 2017. Dopo aver sfruttato al meglio ogni possibilità offerta dalla McLaren, Norris ha debuttato a Melbourne 2019 centrando subito la Q3, ma rimanendo fuori dai punti in gara. Un debutto comunque sensazionale, e che ha avuto la consacrazione nel secondo GP stagionale in Bahrain: nono in qualifica e sesto al termine della corsa.
L'andamento annuale di Norris è stato di alto livello e il buon rapporto con il compagno di squadra Carlos Sainz ha contribuito non soltanto alla sua crescita agonistica, ma anche a quella della squadra. Non sono mancati errori da parte di Lando, ma sono arrivati anche altri piazzamenti a punti, in totale ben dodici volte con i migliori risultati siglati a Sakhir e Spielberg, due sesti posti. Come primo anno non male proprio, anche se la distanza dal compagno Sainz è stata importante: 96 i punti dello spagnolo, 49 quelli di Norris.
Una caratteristica di Lando è la rapidità con cui si adatta alle monoposto che guida. Dopo aver vinto l'europeo e il mondiale Junior karting nel 2013, nel 2014 ha conquistato il titolo iridato anche nella classe maggior del karting, l'allora KF, poi ha debuttato nelle formule e subito nel 2015 ha vinto il campionato F4 nazionale col team Carlin. Ben sostenuto economicamente dalla famiglia, Norris è uno dei rari piloti che ha avuto la possibilità di svolgere un infinito numero di test durante il periodo della sua crescita, provando anche vetture delle serie maggiori. In quel 2015, ha disputato qualche evento nella F4 italiana (terzo a Monza gara 3) e tedesca (una vittoria a Spa e ben cinque podi tra Nurburgring e Hockenheim).
Nei primi mesi 2016, ha partecipato alla Formula Toyota neozelandese, vincendola con il team M2 Competition, poi ha debuttato nella Formula Renault 2.0 con il Kaufmann Racing e al debutto ha fatto suo sia la Eurocup sia il NEC. Una stagione travolgente, che lo ha visto correre anche nella serie britannica BRDC F3 con Carlin disputando undici gare e ottenendo quattro successi. Inevitabile il salto nel FIA F3, con Carlin, e cosa ha combinato nel 2017 il talentuoso Norris? Ovviamente ha conquistato il campionato interrompendo il dominio Prema che proseguiva da anni: nove le vittorie, otto le pole, venti i podi.
Nel 2018 ha maturato la prima esperienza con vetture Prototipi correndo la 24 Ore di Daytona, poi ha debuttato in F2 vivendo una stagione di alto profilo, conclusa al secondo posto alle spalle di George Russell. E' stata la prima volta in cui Norris non ha potuto festeggiare un titolo, ma è comunque risultato vice campione. Non male proprio.
Insomma, siamo davanti a uno dei piloti più vincenti nel motorsport, un curriculum che soltanto Lewis Hamilton (campione F.Renault britannica, FIA F3 e GP2), tra i piloti attualmente presenti in Formula 1, può avvicinare: e sottolineiamo il termine avvicinare. I prossimi anni ci diranno se sarà proprio Norris l'erede del connazionale Hamilton anche se probabilmente dovrà vedersela con un altro suddito di sua maestà la Regina, George Russell.