Jacopo Rubino - XPB ImagesSembra solo una nota di colore, ma nasconde l'essenza della Formula 1: cercare la prestazione in ogni dettaglio. Il nero snellisce, si dice, e infatti il nero (carbonio) è sempre più presente nelle livree di quest'anno: diversi team hanno rimosso vernice dalla carrozzeria per far "dimagrire" le nuove vetture a effetto suolo, nate sovrappeso. Ha cominciato la McLaren, alla vigilia dei test in Bahrain, imitata dall'Aston Martin e persino dalla velocissima Red Bull, ma forse a spingersi più in là di tutte è stata la Williams.
Già in Australia sulla FW44 era stata tolta un po' di pittura blu, e la veste cromatica di Imola mostrava in materiale grezzo le ali, la zona di fronte all'abitacolo, la parte superiore del cofano motore e le fiancate. Fosse stato per gli ingegneri, la vettura di Grove sarebbe andata in pista tutta in nero carbonio, come ha ammesso il responsabile delle prestazioni Dave Robson. Il reparto marketing, però, non ha dato il via libera a questa operazione di minimalismo estremo, per preservare l'identità visiva della squadra e del marchio. "È una questione di compromessi", ha ammesso Robson ad Autosport. "La macchina ha bisogno di essere ben riconoscibile, ma allo stesso tempo è interesse degli sponsor che sia la più veloce possibile".
L'unica macchina sotto la soglia è considerata l'Alfa Romeo, mentre tra le più leggere ci sarebbero anche Alpine e soprattutto la Ferrari, che sarebbe partita con un vantaggio di 10 kg sulla Red Bull. L'Aston Martin sarebbe al momento più bisognosa di dieta: prima di Imola veniva data a 815 chilogrammi, 17 sopra i 798 minimi richiesti dal regolamento. Secondo alcune stime, lo strato di vernice su una monoposto di F1 ne vale 6.
Dalla AMR22 è stato tolto un po' di verde rispetto alla presentazione, in primis spogliando le ali, e stando al direttore tecnico Andy Green questo ha permesso di risparmiare 350 grammi. Sembra nulla, ma può già valere qualche centesimo sul giro ed è un metodo a costo zero, proprio mentre il budget cap invita a molta attenzione nello spendere per gli sviluppi, senza nemmeno la garanzia che siano efficaci.
In fondo, è la storia che si ripete: è ben nota l'origine delle Frecce d'Argento della Mercedes, quando per una gara al Nurburgring nel 1934 dalle W25 fu rimosso il bianco (colore ufficiale della Germania nelle corse) per scendere di un chilo e rientrare nel limite massimo richiesto all'epoca. Anche la tendenza recente delle livree opache serve a risparmiare il peso della componente lucida. Nel 2006, invece, l'ex boss Ron Dennis volle per la McLaren una vernice cromata studiata ad hoc, e mantenuta fino a inizio 2015: effetto splendido, a costo, pare, di 1,5 kg extra. Ma sedici anni fa le monoposto dovevano pesare appena 605 kg, era un lusso che ci si poteva concedere.