23 Mag [19:10]
Il problema dei track limits
Meglio la ghiaia dell'asfalto
Massimo Costa
Callum Ilott, che si è visto togliere il secondo posto in gara 2 per avere superato la fatidica linea bianca posta oltre i cordoli del tracciato del Red Bull Ring, non l'ha presa bene. E dopo aver ripetuto la seconda posizione in gara 3, non ha esitato a dire: "Sarebbe meglio se i circuiti mettessero ghiaia o erba così non si creerebbero questi problemi". Ogni anno, quando si arriva su certi autodromi, scatta l'allarme track limits. Che si parli di GP2, F.3, Formula 3.5, GP3, non fa differenza. Per tutte le serie, in direzione gara si trascorrono ore e ore a visionare filmati, a redigere penalità a grappoli. Che fanno arrabbiare tutto il paddock, perché non è così matematico che andare oltre quella linea bianca si guadagni qualcosa in termini di tempo.
Già a Budapest per il FIA F.3 erano sorti problemi, ma al Red Bull Ring, venerdì scorso, in qualifica 1 ventuno piloti su ventidue si sono visti togliere nel corso della sessione il tempo realizzato causa track limits, questa la definizione utilizzata. Ryan Tveter l'unico uscito senza macchia. Nella qualifica 2, il crono è stato cancellato a diciassette piloti, di cui a sette anche il secondo miglior tempo. Penalità anche in gara 2 (quattro piloti) e gara 3 (otto piloti). Non vogliamo difendere necessariamente chi è al volante, anche perché nelle curve della medesima pista austriaca dove all'esterno c'è la ghiaia stanno bene attenti a non andare oltre...
Ma si sa che è nella loro indole spingere sempre al massimo e quando memorizzano che nella curva X si può osare perché comunque al di là del cordolo c'è l'asfalto, come non capirli. Ovviamente la direzione gara e i commissari sportivi fanno il loro lavoro e quindi si scatena la bagarre tra i piloti (alcuni sbagliano veramente, altri cercano di trarre un vantaggio) e i giudici.
Il problema quindi è in chi realizza le piste. Dal punto di vista estetico è chiaramente un bel colpo d'occhio vedere queste stese di colori verde e rosso nelle zone off limits, ma a che pro? Li vuole la F.1 ti rispondono, perché in caso di errore un pilota può rimanere in corsa, non ritirarsi. E allora alziamo le mani...